Cairo bandisce l’accattonaggio
In tempi di crisi, inevitabilmente, si acuiscono i fenomeni di disagio sociale, soprattutto tra le classi più povere, con espressioni come quelle della questua e dell’accattonaggio. Una manifestazione di difficoltà, sempre più presente nel Comune di Cairo, che rischia di trasformarsi in emergenza e che l’Amministrazione ha deciso di “tamponare” con un’ordinanza ad hoc. «Nel territorio del Comune di Cairo M.tte, ed in particolare nel centro urbano, si rileva la presenza di persone che esercitano l’accattonaggio spesso inducendo alla pietà popolare al fine di ottenere denaro anche con l’ausilio di animali tenuti, all’uopo, in condizioni molto disagiate e in precarie condizioni igienico-sanitarie – si legge nel testo –. Il fenomeno dell’accattonaggio si manifesta in moltissimi casi come un illecito sfruttamento di minori, disabili ed anziani; le stesse condotte possono costituire un diversivo, preordinato ad agevolare la commissione di attività illecite come borseggi e scippi; l’accattonaggio è molesto quando la richiesta è reiterata ed insistente; nel caso dell’accattonaggio con animali che versano in condizioni igieniche molto precarie e che, stante la mancanza di fissa dimora dei loro possessori questuanti, risulta arduo se non proibitivo, per le autorità locali, controllare la sussistenza delle prescritte profilassi in capo agli animali stessi».
Da queste premesse, spiegano dal Comune, nasce l’esigenza di monitorare e segnalare eventuali situazioni di effettivo bisogno, oppure indigenza e, quindi, intervenire con idonee misure sociali, sia per prevenire e contrastare l’insorgenza di fenomeni criminosi dediti allo sfruttamento di minori e disabili, sia ancora per evitare le conseguenti situazioni di degrado sociale ed urbano.
Da qui l’ordinanza del sindaco che, nell’esercizio delle sue funzioni, afferma la necessità di prevenire fenomeni comportanti pericolo per la salute pubblica e la sicurezza urbana e di dover tutelare la tranquillità e la privacy della cittadinanza, l’igiene e la sicurezza urbana sotto i distinti profili dell’offesa al decoro e della turbativa al sereno utilizzo degli spazi pubblici, nonché l’insorgenza di fenomeni criminosi. Nell’ordinanza si precisa dunque che: «L’accattonaggio non è consentito nei luoghi del territorio comunale di seguito elencati: nel centro storico e nel centro abitato di Cairo M.tte e delle frazioni, presso le intersezioni stradali, le rotatorie con i bracci loro afferenti, all’interno delle aree di parcheggio, nelle aree prospicienti le stazioni Fs, l’Ospedale e le Case di riposo, davanti ed in prossimità dei luoghi di culto e dei cimiteri, nelle aree di pertinenza dei trasporti pubblici e dei mezzi di pubblico trasporto, davanti od in prossimità degli ingressi dei centri commerciali, davanti od in prossimità degli uffici pubblici e degli istituti bancari, nelle aree in cui si svolgono mercati e fiere». «La violazione alla presente ordinanza comporta l’applicazione di una sanzione amministrativa pecuniaria da euro 25 a euro 500, nonchè la sanzione amministrativa accessoria della confisca del denaro provento della violazione e di eventuali attrezzature impiegate nell’attività».