Sgominata la “banda dei 100 furti”
Giovani, spregiudicati e all’occorrenza violenti. Con disponibilità di alloggi, autovetture, utenze telefoniche intestate a terzi e la complicità di familiari e conoscenti disposti a coprirli, o a custodire e rivendere la refurtiva. Rubavano gioielli, e non solo. I Carabinieri del reparto operativo provinciale sono riusciti a sgominare una banda, composta da cittadini albanesi e rumeni, che in orario serale e notturno si introducevano in private abitazioni anche in presenza dei proprietari, scavalcando recinzioni, arrampicandosi sulle grondaie, forzando gli infissi o praticandovi fori.
I militari del Reparto operativo di Cuneo nei giorni scorsi hanno eseguito l’ordinanza di custodia cautelare in carcere (emessa dal gip di Cuneo), per undici persone: 10 cittadini albanesi ed una cittadina rumena. Su di loro pendono le accuse di associazione per delinquere, rapine e furti pluriaggravati in abitazione, riciclaggio e furti/ricettazioni di autovetture, oggetti e preziosi. Le indagini hanno preso il via da un normale controllo di un’auto: «Furono fermate due persone– spiega il tenente colonnello Gonella, del R.O. provinciale –, albanesi, che a bordo dell’auto avevano un pc e un tablet rubati a Saluzzo e a Manta. Furono denunciati, e partirono gli accertamenti».
Inizia un’indagine (coordinata dal sostituto procuratore Attilo Offman) che si fa via via sempre più complessa. I due albanesi, domiciliati nella “Granda”, vengono sorvegliati con estrema circospezione. In breve emerge che facevano parte di un più ampio gruppo di malviventi che “batteva a tappeto” tutta la provincia di Cuneo e quelle limitrofe perpetrando un’impressionante serie di furti. L’apice della loro azione criminale fu una violenta rapina pluriaggravata con sequestro di persona nel Saviglianese. Nel novembre 2013 erano anche stati sorpresi dal proprietario di una casa di Ceva: erano scappati, dopo avergli puntato un coltello allo stomaco. Il blitz dell’Arma è scattato la scorsa settimana: uno degli arrestati è stato preso a Bari, mentre si stava imbarcando per il paese d’origine, altri cinque sono stati arrestati a Savigliano e Torino e uno nei pressi di Rimini. Altri quattro componenti della banda, che nel frattempo si sono allontanati dall’Italia, risultano irreperibili ed attivamente ricercati.
Nel corso dell’operazione sono state sequestrate quattro auto (usate per i furti), computer, televisori, orologi e preziosi in oro che i Carabinieri contano di poter restituire ai legittimi proprietari. Gonella: «Risultano contestati complessivamente oltre 100 delitti: oltre alle due rapine ed ai numerosissimi furti pluriaggravati in abitazione, sono loro addebitati anche un furto in un insediamento produttivo nonché furti e ricettazioni di almeno sei auto. Complessivamente, si tratta circa del 25% dei furti in abitazione in arco serale e notturno denunciati ai Carabinieri in quel periodo, tra la fine del 2013 e il maggio 2014». Tra le zone colpite: Cairo M.tte, Ceva, Cengio, Cosseria, Magliano Alpi, Niella Tanaro, Pallare e Trinità.