“Schina-cinà” a Dogliani: i premiati

Borgata Casale è una bella frazione di Dogliani, ricca di storia, con la sua antica Cappella di San Colombano, gioiello artistico. Proprio qui vicino si trova la cascina di Valter Costamagna, edificio storico, molto ben tenuto, nel quale le moderne esigenze funzionali non hanno sacrificato la semplice e intelligente bellezza della casa. E proprio qui, sabato, sono stati "celebrati" i vincitori del 18º Premio "Schina cinà ". Si articola in tre sezioni: "Schina cinà", "Schina cinà nel mondo" e "Contadini dell’anno". L’intento è di rendere omaggio, dire grazie, a chi non ha ceduto alle attrattive cittadine, alle illusioni, al miraggio di facili guadagni, ha rinunciato a comodità e migliori servizi, preferendo "legarsi" al lavoro agricolo, coi piedi saldamente piantati per terra. In questa edizione questo grande merito è stato riconosciuto a Marisa Calandri, insignita "per il coraggio di aver abbandonato una carriera di oltre 20 anni nell’editoria, per abbracciare il lavoro della terra, coltivando vigne, noccioleti e aprendo un agriturismo nella campagna doglianese". "Schina cinà nel mondo" vuole riconoscere merito a chi si è dato da fare, di solito un giornalista o scrittore, per far conoscere ad un vasto pubblico il lavoro dei contadini langaroli, le loro tradizioni, la loro cultura, promuoverne i prodotti, e valorizzare il territorio. Quest’anno si è aggiudicata il premio Paola Scola, giornalista de "La Stampa", per "aver promosso il lavoro agricolo e i prodotti agroalimentari della terra cuneese, con passione e grande spirito di condivisione".
"Contadini dell’anno", invece, mette in risalto le doti e le capacità di chi ha dedicato una vita alla terra, accettandone sacrifici e disagi, erigendosi ad esempio per le giovani generazioni. È stato conferito ai coniugi Bruna Barberis e Aldo Marenco, "per una vita interamente dedicata alla terra e al settore vitivinicolo". Alla cerimonia di premiazione una larga partecipazione di importanti personalità, tanti i sindaci (da Dogliani a Belvedere Langhe, da Clavesana a Bastia) e i rappresentanti del mondo agricolo e vitivinicolo. Di rilievo la presenza di Nicoletta Bocca, figlia di Giorgio, giornalista e scrittore, già vincitrice anni fa della prima edizione del premio e titolare di un’azienda vitivinicola in san Ferreolo di Dogliani.