Cengio, Marenco vince il ricorso al Consiglio di Stato
«La sentenza del Consiglio di Stato ha dato ragione a chi ha sempre creduto nella giustizia». Comincia così il sintetico comunicato del sindaco di Cengio Sergio Marenco, esteso in collaborazione con gli altri membri della maggioranza a commento della decisione che lo ha confermato alla guida del paese valbormidese. Termina così la lunga querelle che ha visto contrapposti dal 27 maggio 2013 Marenco ed il suo avversario alle comunali Francesco Dotta. Un breve riepilogo della vicenda va fatto, anche se i cengesi sono senz’altro a conoscenza dei fatti nei dettagli. La storia inizia appunto il 27 maggio 2013 quando, al termine delle operazione di scrutinio delle schede elettorali risulta vincente la lista che fa’ capo a Sergio Marenco per tre voti su quella capeggiata da Dotta. Il ridotto scarto convince Dotta a presentare ricorso avverso alle risultanze emerse, ricorso che, previo riconteggio da parte della Prefettura di Savona, assegna la vittoria a Francesco Dotta, con sentenza del Tar della Liguria. Avverso alla decisione del Tar, chiedendo anche la sospensiva, Marenco fa ricorso al Consiglio di Stato ottenendo di rimanere in carica fino all’emissione della sentenza. E arriviamo all’ultimo capitolo della saga legale con la pubblicazione della sentenza del Consiglio di Stato, la scorsa settimana, che si pronuncia per la conferma dell’Amministrazione Marenco alla guida di Cengio. Per Marenco ed i suoi la sentenza del Consiglio di Stato «dimostra che i presidenti di seggio e gli scrutatori hanno lavorato in trasparenza e in onestà, a dispetto di ogni illazione». Prosegue il comunicato: «Dal 27 maggio 2013 noi abbiamo comunque governato sentendoci legittimamente insediati alla guida del paese, affrontando le difficoltà amministrative acuite dalla crisi che attanaglia l’Europa in questi anni. In ultimo, ma non meno importante, questa esperienza ha sicuramente consolidato tra noi della maggioranza l’amicizia, la stima e la fiducia reciproca in nome dell’impegno amministrativo, cosa che è sicuramente una carta vincente per un buon risultato». Il comunicato si conclude con i ringraziamenti allo studio legale Germi-Massa di Genova che ha seguito la pratica presso il Consiglio di Stato. Ovviamente contrariato Francesco Dotta: «Queste sentenze contradittorie ed opposte l’una all’altra mi lasciano piuttosto perplesso. Sono ovviamente amareggiato per il risultato emerso con la pronuncia del Consiglio di Stato. A caldo non mi sento di dire se darò seguito ad ulteriori ricorsi»