fbpx
Skip to main content
giovedì 12 Dicembre 2024     Accedi

«Mai più un’alluvione!»: la maxi operazione di pulizia del Tanaro

Quindici cantieri e 1.500 volontari impiegati, questi i numeri dell’operazione “Tanaro Amico 1994-2014” voluta dalla Regione e organizzata dal Coordinamento provinciale di Protezione civile.

Marco Turco

Quindici cantieri dalla Valle Tanaro fino al Monregalese e 1.500 volontari impiegati, questi i numeri dell’operazione “Tanaro Amico 1994-2014” voluta dalla Regione Piemonte e organizzata dal Coordinamento provinciale di Protezione civile con la collaborazione dei Comuni coinvolti. Due giorni di prevenzione e pulizia di fiumi e affluenti, nello scorso fine settimana, che hanno visto la conclusione con una toccante e partecipata cerimonia a Nucetto, al Parco dei Gurei, dove autorità a livello nazionale e locale, Associazioni e Forze dell’ordine hanno presenziato con orgoglio.
«Valori di generosità e laboriosità oggi sono qua ben espressi – ha dichiarato il sindaco di Nucetto, Ivo Debernocchi – e con orgoglio oggi do il benvenuto a così tanti volontari. Ringrazio quanti ci hanno aiutati durante l’alluvione e quanti oggi sono intervenuti in questa grande operazione sui nostri fiumi».
Presente il vice-ministro Andrea Olivero: «I volontari sono un esempio che ci aiuta a comprendere che il nostro territorio è importante e la sua salvaguardia è indispensabile. Commemorare quella grande tragedia con un’opera concreta, rimboccandosi le maniche ha ancora più valore».
Ospite atteso Franco Barberi, ex capo nazionale della Protezione civile che nel 1994 fu molto vicino al territori alluvionati, e domenica non ha nascosto la commozione ritornando in quei luoghi; ha spiegato: «I gruppi di Protezione civile nacquero con l’alluvione; all’epoca non era presente purtroppo nessun tipo di sistema che potesse monitorare la situazione dei fiumi e i rischi di calamità».
Alberto Valmaggia assessore regionale alla Protezione civile: «Per i prossimi anni è fondamentale pensare a un programma di prevenzione e coordinamento. Oggi qua vedo sindaci con la fascia, ieri (sabato ndr) però avevano la tuta della Protezione civile del loro gruppo e con la motosega in mano non si sono tirati indietro nel lavorare insieme agli altri volontari».
Vincenzo Coccolo, responsabile Direzione regionale Opere pubbliche e Difesa del suolo: «All’epoca furono impiegate al meglio le risorse, e si lavorò molto bene. Il “sistema Piemonte” fu forte e capace, nessuno scandalo e nessun problema nel gestire i fondi e il loro impiego».
Uno degli interventi più apprezzati domenica è stato quello del presidente della Provincia dell’epoca, Giovanni Quaglia, che ha ricordato i minuti drammatici che lo hanno accompagnato nei giorni dell’alluvione: «Furono tre gli elementi che ci consentirono di superare quella grande tragedia. Uno è stato il grande tessuto democratico saldamente radicato. La presenza dei sindaci infatti ha aiutato a fare da legame con le istituzioni. Secondo elemento, la presenza costante e attenta dello Stato e il coordinamento con gli Enti; terzo, la grande collaborazione con gli altri Assessorati della Giunta provinciale di allora. Quando mi chiedono quale sia stato il momento più difficile dei miei 16 anni da presidente della Provincia dico candidamente l’alluvione del 1994. Ma il più bello è stato il periodo della “ricostruzione”; da lì sono nati i gruppi di Protezione civile e la struttura provinciale si dimostrò solida tanto da occuparsi nel realizzare tutto quello che era necessario senza incarichi esterni. Infine penso a tre parole per definire il lavoro della Protezione civile: competenza, cuore e costanza».
«Da un male è nato un bene – ha affermato Giuseppe Rossetto oggi commissario della Provincia – da quel dramma è nata la cultura dell’emergenza».
Presente il Corpo Forestale dello Stato con il comandante provinciale Paolo Salsotto: «Non dobbiamo dimenticare quando sia preziosa l’opera dei volontari e quanto sia fondamentale. Senza di loro non si potrebbero realizzare tantissimi interventi. Tanti di loro per partecipare a questi due giorni di lavori hanno preso ferie e sottratto del tempo alle loro famiglie. La loro opera è un bene prezioso».
Franco Sampò vicepresidente Coordinamento provinciale volontari di Protezone civile: «Penso che sia molto importante la formazione dei nostri volontari; la loro preparazione è una nostra priorità. In questi due giorni, si è lavorato bene anche perché si è operato in massima sicurezza».
Tutti gli amministratori locali ricordano il sindaco di Bastia M.vì Francesco Rocca che ipotecò casa sua per contribuire alla ricostruzione del ponte crollato a Bastia: «Troppi morti ci sono stati con l’alluvione e le cause sono ben note. Per i 20 anni che hanno preceduto l’alluvione, nulla è stato fatto per la manutenzione dei nostri fiumi e nel 1994 i ponti hanno fatto da tappo rendendo la situazione disastrosa. La Protezione civile inoltre non esisteva e non si poteva fare nulla dal punto di vista del monitoraggio e del controllo. Un grazie ancora oggi a tutti i volontari che da tutta Italia ci hanno aiutato in quei giorni, e che spesso ci sentiamo visto che ci siamo tenuti in contatto. Oggi, in questa occasione di commemorazione, ho la possibilità di vedere persone che non incontravo da tempo».
Roberto Gagna presidente del Coordinamento provinciale dei volontari della Protezione civile: «Noi portiamo avanti un’opera importante di prevenzione da 20 anni e possiamo oggi raccoglierne i frutti. Lavoriamo rispettando la natura e mettendo in sicurezza il nostro territorio. Abbiamo costituito per primi in Italia una Unità sanitaria di Protezione civile che permette una presenza continuativa di sanitari. Un grazie a tutti i volontari che rappresentano la mia seconda famiglia e una grande riconoscenza, che durerà per sempre, per Franco Barberi».


Condividi:


Articoli correlati

Prima pagina Monregalese

Prima pagina Ceva / Val Bormida

Visit Mondovì

Sci

Prato Nevoso, la montagna a 360 gradi

“Fun place”: esperienza di puro divertimento che va oltre gli sci Dodici impianti di risalita comprensivi dei tapis roulant della cosiddet...
Arte e Cultura

Bastia, Gli angeli e i demoni di San Fiorenzo

San Fiorenzo: sulle pareti della cappella si accendono le “vignette” della Bibbia dei poveri I serpenti, viscidi, scorrono, dappertutto. Sono...
Arte e Cultura

La purezza del Sacrario di Bastia

Il Sacrario di Bastia San Bernardo dedicato ai partigiani La ghiaia del viale emana un bianco che richiama alla purezza. È leggermente in salita ma u...
Attività

Il Giro del Marguareis – tour escursionistico

Il giro del Marguareis – tour escursionistico 🚶‍♂️ Versanti prativi e sinuosi che d’improvviso si inabissano per centinaia di metri; ...
Arte e Cultura

Mondovì, Il Museo della ceramica

Alla scoperta della grande tradizione industriale e artigianale monregalese al Museo della ceramica di Mondovì La storia produttiva ed industriale di...
Enogastronomia

Valcasotto, Il Borgo dei formaggi

Beppino Occelli ne ha fatto il suo “diamante”, un successo mondiale A Valcasotto ci sono i tetti in pietra, le balconate in legno e le casette alt...
Arte e Cultura

Mondovì, Piazza Maggiore

Piazza Maggiore, l’Agorà della città antica Piazza Maggiore, ovvero il luogo che in passato era al centro della vita politica e amministrativa...
Enogastronomia

Dogliani, un nome che fa vino da tutte le parti

Il rosso è talmente radicato nella tradizione produttiva di Dogliani che il vino di tutte queste colline, patria del Dolcetto, ha adottato come denom...
Attività

Oasi di Crava Morozzo, le meraviglie

Oasi di Crava Morozzo: una piccola oasi di pace, con un grande stagno, una ricca vegetazione e una ricchissima fauna. Si tratta della prima Oasi Lipu,...
Arte e Cultura

Mondovì, La Cattedrale di San Donato

Dai giardini del Belvedere, dopo pochi passi si incontra il Vescovado, subito dopo davanti al visitatore si staglia l’ampia macchina della Cattedral...
Itinerari

Balconata di Ormea – itinerario escursionistico

Balconata di Ormea – itinerario escursionistico 🚴‍♂️🚶‍♂️ Un viaggio attraverso borgate abbandonate, eroici avamposti abitati t...
Arte e Cultura

Mondovì, La “fune” che sale e scende

Il viaggio tra la parte bassa e la città alta La Funicolare che a Mondovì collega Breo a Piazza ha, per i monregalesi, l’appeal senza tempo dei lu...
Enogastronomia

Vigne e vignaioli, il vino di Clavesana

Fare il vino insieme: la Cantina di Clavesana Alle Surie il vento quando soffia è più intenso che da altre parti. Ci si arriva salendo un po’ sopr...
Arte e Cultura

Augusta Bagiennorum, Roma ai piedi delle Alpi

Le rovine della città antica, e in paese un Museo con resti e ricostruzioni in 3D “Se la commedia è stata di vostro gradimento, applaudite e t...
Itinerari

L’Alta via del sale – itinerario escursionistico

🚴‍♂️ 🚶‍♂️🚗🏍 Percorribile a piedi, in bici, o con mezzi motorizzati idonei Per alcuni è la strada bianca più spettacolare d...
Arte e Cultura

Il castello di Casotto, bell’addormentato nel bosco che ora si risveglia

Sulla strada che da Valcasotto va a Garessio, ecco che si erge il magnifico castello di Casotto, la Reggia Sabauda realizzata da Carlo Alberto sui res...
Arte e Cultura

Mondovì, La Torre del Belvedere e il viaggio

Un Belvedere sul Mons Regalis Montagne, colline, pianura, a perdita d’occhio.Tutto il monregalese, e anche oltre, sotto gli occhi, a portata di sgua...
Attività

La terra del vino

Alla scoperta del grande vino del monregalese: Dolcetto e Nebbiolo, ma anche Arneis, Favorita, Barbera e la sorprendente Nascetta L'articolo La terra ...
Arte e Cultura

Mondovì Breo: la fontana dei bimbi, un automa e un delfino

Mondovì Breo, la Chiesa di San Pietro e Paolo Nel quartiere Breo di Mondovì la chiesa dei Santi Pietro e Paolo, che sorge sulla piazza omonima. La s...
Arte e Cultura

Mondovì: la Chiesa della Missione e il gran teatro barocco

La Chiesa della Missione: il capolavoro barocco di Andrea Pozzo Futuristici occhiali-visori in 3D da mettersi addosso. In Chiesa. A Mondovì è possib...
Montagna

Mondolé Ski

Un unico grande comprensorio sciistico con oltre 130 chilometri di piste e quattro punti d’accesso Quando l’inverno discende sulle montagne del Mo...
Curiosità e Tradizioni

Enogastronomia monregalese

Enogastronomia monregalese – il cibo è esperienza Non solo gli occhi e orecchie, sono invitati alla festa del Monteregale; nel viaggio si incon...
Arte e Cultura

Mondovì, “Liber” il Museo della Stampa

Il museo della stampa di Mondovì è ospitato nell'ex Collegio delle Orfane a Mondovì Piazza e ospita una collezione completa delle macchine che hann...
Arte e Cultura

Santuario di Vicoforte L’ascesa verso il cielo

La basilica dedicata alla Regina Montis Regalis lascia incantati, con la sua cupola ellittica tutta affrescata, la più grande del mondo “E la b...
Attività

I grandi formaggi del monregalese

Formaggi del Monregalese tra Raschera, Murazzano, Bra, tome e un tradizione che si tramanda da secoli I formaggi, tra gli alimenti principe della trad...