Crisi di industria e turismo. I sindaci cebani chiedono aiuto a Chiamparino
L’incontro, sabato a Cuneo, tra la Giunta regionale e le Associazioni di categoria, sindacati e sindaci del territorio ha fornito l’occasione ai primi cittadini di Nucetto, Bagnasco, Priola, Garessio e Ormea di esporre al governatore del Piemonte la preoccupante situazione economica dell’Alta Valle Tanaro. In una nota lasciata a Chiamparino, i sindaci denunciano una realtà in ginocchio, contratta nell’industria e turismo, carente di infrastrutture. «Negli ultimi anni – si legge nel documento – il tessuto industriale ha subito un consistente ridimensionamento con la chiusura definitiva della cartiera di Ormea (che negli anni ‘80 aveva più di 400 dipendenti) a cui sono si sono aggiunte le criticità del settore delle acque minerali, dell’indotto dell’auto e del farmaceutico». A Garessio, l’ultimo albergo ha chiuso due anni fa; e a Ormea, dove alcune attività alberghiere, commerciali e di ristorazione tentano la sopravvivenza, lo scorso anno hanno chiuso i battenti ben cinque negozi della centrale via Roma. «Pur avendo la Città ancora più di 1.600 residenti – precisa il sindaco Giorgio Ferraris –, l’attività con il maggior numero di dipendenti è la Casa di riposo, seguita dalle Scuole». «La situazione delle infrastrutture di collegamento – continua il documento – con la chiusura della linea ferroviaria Ceva-Ormea e le mancate realizzazioni dei progetti di miglioramento della SS 28 e dei collegamenti con la Liguria hanno ulteriormente aggravato le difficoltà per le attività locali e i residenti». Si aggiunga il forte calo demografico registrato nella parte alta della valle: «Di fronte alla naturale prosecuzione di questa tendenza sarà impossibile mantenere i requisiti e i servizi minimi per garantire la sopravvivenza di un insediamento sociale che, seppur ridotto, è ancora rilevante». Ferraris: «Il presidente Chiamparino ci ha ascoltati con attenzione e ha accolto il nostro invito per un incontro in valle, tra fine ottobre e i primi di novembre. Abbiamo anche avuto modo di parlare con gli assessori al lavoro e alle attività produttive che ci hanno garantito disponibilità per il nostro territorio».