«Lasciateci ripulire i nostri fiumi»
«La burocrazia non freni l’opera di pulizia dei nostri fiumi». Il sindaco di Farigliano, in una lettera, lancia un appello alle autorità perché vengano riviste alcune norme che regolano i servizi di pulizia degli alvei di fiumi, torrenti e rii. «Purtroppo la normativa sembra mettere i bastoni tra le ruote anche quando vorremmo fare un’opera di salvaguardia – dice Mirco Spinardi –, per questo, riallacciandomi alle posizioni già espresse dal sindaco di Clavesana, ho deciso di scrivere alle autorità di competenza perché si ponga mano ad alcune normative quanto meno discutibili. Mi riferisco, soprattutto, all’impossibilità per i Comuni di rimuovere materiale dai fiumi superiore ai 10.000 metri cubi, dovendo, oltretutto, pagare circa 4 euro per ogni metro cubo rimosso. Ognuno faccia la sua parte, ma cerchiamo di fare di tutto per tenere puliti e in sicurezza i nostri fiumi. Siamo alla vigilia del ventennale di una tragedia, quella dell’alluvione del ’94, che ha messo in ginocchio il nostro territorio e spero che le mie parole, proprio in un momento come questo, abbiano maggiore incisività. Mi rivolgo anche ai miei colleghi sindaci perché condividano questa presa di posizione: più voci si alzano più sarà possibile smuovere la situazione». Insomma, la prevenzione del rischio alluvione giustamente non passa mai di moda, ed è significativo che in tanti paesi colpiti dal disastro di vent’anni fa, oltre alle cerimonie istituzionali nel ricordo di quei terribili momenti, si sia deciso di “scendere in campo”, con operazioni di Protezione civile. È il caso di Farigliano, dove, nel week-end, i volontari guidati dal coordinatore Gianpiero Pepino, si daranno appuntamento sulle rive del Rio Lupo per cercare di ripulirne le sponde, dove sono presenti piante in stato deperente, sradicate, stroncate o inclinate, la cui caduta potrebbe ostruire l’alveo. Ma non solo a Farigliano ci si è mossi in questo senso. A Clavesana e Dogliani, infatti, i gruppi di Protezione civile hanno svolto esercitazioni finalizzata a liberare dalla vegetazione spontanea tratti di torrenti e fiumi.