Ospedale: per la Regione Mondovì è “da valutare”
Il DEA di I livello dell’Ospedale Mondovì non è più una certezza: la Regione lo ha classificato come “da valutare”. La Giunta Chiamparino ha approvato il nuovo Piano sanitario, quello che porta la firma dell’assessore Saitta. Un Piano che, secondo le parole di Chiamparino, si promette di raggiungere il pareggio di bilancio nel 2015: l’uscita dal “Piano di rientro dal debito” richiesta dal Ministero che piazzava la sanità piemontese come osservata speciale. Il Piano annulla le ultime delibere della Giunta Cota, ma apre uno scenario completamente diverso per Mondovì. Perché il nostro Ospedale ora è stato classificato come DEA di I livello “a rischio”: «da valutarne il mantenimento – c’è scritto nella tabella regionale – entro il 31 dicembre 2015». Chiamparino: «La revisione della rete ospedaliera del Piemonte è indispensabile per tornare a programmare l’offerta sanitaria pubblica e privata come in questa Regione non si faceva da troppo tempo».
Per Mondovì la classificazione di DEA di I livello vuol dire punto nascita, cardiologia e neurologia. Ora questa qualifica, che fin dalla nascita del nuovo nosocomio è stata il cardine delle volontà politiche e territoriali (Mondovì rifiutò di passare a ospedale specializzato o di lungodegenza), non è più una certezza: è garantita per un anno, ma non per il futuro – al contrario di cosa è avvenuto per gli Ospedali di Alba (Verduno) e Savigliano. Ceva invece è stato confermato come sede di Pronto soccorso per Area disagiata.
L’allarme del consigliere 5 Stelle Davide Bono: «Oggi la Giunta regionale ha approvato la delibera sulla revisione della rete ospedaliera piemontese – dichiara – e questa volta la scure di Chiamparino si abbatte sull'ospedale di Mondovì».
Il primo "ok" da Roma
La delibera regionale è stata portata dal direttore Fulvio Moirano, come atto di impegno politico, al cosiddetto "Tavolo Massicci" a Roma, al Ministero dell'economia che poi la dovrà approvare entro i prossimi mesi, presumibilmente nella prossima convocazione di marzo 2015. Il Tavolo ha espresso giudizi positivi. Saitta: «Moirano ha potuto presentare i documenti di chiusura dei conti 2011 e 2012 delle aziende sanitarie, ha illustrato la documentazione che a breve sarà approvata dalla Giunta regionale dei bilanci 2013 già tutti verificati dai tecnici dell’assessorato ed ha fornito un chiaro crono programma sui bilanci 2014: in cinque mesi abbiamo fatto chiarezza su documenti che al Ministero chiedevano da anni inutilmente. Il Tavolo Massicci è rimasto talmente ben impressionato dal nostro lavoro e soprattutto dal cambio di passo della Regione Piemonte rispetto al passato, che ha deciso di anticipare la prossima convocazione entro dicembre (avrebbe dovuto essere fine febbraio 2015). Entro fine anno ci formalizzeranno la possibilità di togliere almeno in parte l’odioso blocco del turn over che per medici ed infermieri da troppo tempo blocca il lavoro nelle corsie degli ospedali».