
Chi sarebbe disposto a compromettere sè stesso e un proprio disco per guadagnarsi una carriera di successi? Un artista musicale si trova per strada durante la propria carriera questo dilemma, e ci deve fare i conti. C’è poi chi, come la maggior parte degli artisti di questa settimana, che si trova a fare altri tipi di scelte, e il fil rouge di questo numero è dedicato a loro.
In provincia si apre con il jazz de I Baccanali che portano a Mondovì Massimo Celsi e Michele Lazzarini; per restare nel genere l’Enoteca di Palazzo Mentone a Cherasco la cantante Liliana Fantini venerdì presenta il nuovo album Libellula. Per la musica “di confine” giovedì all’Isola Condorito arriva un personaggio a dir poco “sovversivo”: il francese François Cambuzat (già Enfance Rouge) creando il Putan Club si lanciava in un’esperienza artistica basata sul rifiuto totale dell’industria musicale a favore dei concerti live, vissuti, unici e soprattutto irripetibili; dal pianoforte alla chitarra, dal respiro al rumore, così come dal verso scritto alla parola urlata, il Putan Club rivendica un’azione bakuniniana nella musica. A Bra, le Yavanna in un insolito e nuovo spettacolo (due date in tutto) dedicato al tema della Morte daranno addio alla scena, chiudendo di fatto l’esperienza della band con cui sono arrivate anche al grande schermo, per intraprendere nel 2015 nuove carriere e percorsi artistici. Venerdì parte dal Club Dada la tre giorni de La Tresca con il trio Sun Fire & Desire (le qualità più evidenti sono bellezza, talento, applicazione e passione, distribuite armonicamente in egual misura), mentre a Mondovì si recupera il live perso di Joe Valeriano (La Grange) e si presenta il nuovo progetto beat anni ‘60 de Gli Invisibili (Rock Buddha). Sabato il Boglione di Bra porta in “Arena” il torinese Mao con la Ukulele Turin Orchestra, mentre al Condorito ci sono Indianizer, Flying Disk e Le Note che Non Vuoi.
La settimana del capoluogo vedrà invece una prima assoluta giovedì all’Hiroshima Mon Amour (dove poi venerdì arrivano Marta Sui Tubi): i due gruppi pordenonesi Tre Allegri Ragazzi Morti e Sick Tamburo (ex Prozac+) rappresentano 30 anni di punk rock del Nord-Est. I Sick Rose (venerdì allo sPAZIO 211) sono tra le più longeve e attive formazioni italiane di garage rock, uno dei nomi più influenti nell’ambito della scena sixties revival. Beatrice Antolini ondeggia tra una voce jazzata e la ricerca di un pop sbarazzino; la cantautrice marchigiana sarà al Blah Blah sabato, stessa sera in cui il Folk Club porterà sul palco Lollo Meier, considerato unanimemente fra i più importanti chitarristi manouche eredi dello spirito di Django Reinhardt. La settimana ripartirà poi il 16 dicembre (dal Teatro Colosseo) con Mike McCoy a guidare i Voices United, gospel formato da pastori, predicatori, musicisti ed evangelisti provenienti da varie chiese dell’area metropolitana di Washington.