Chiude “Mazzucchi”, uno dei negozi più vecchi di Mondovì
Era lì, sotto i portici di Piandellavalle, da 115 anni. Quella della ferramenta Mazzucchi è una vetrina che non è esagerato definire storica. Una delle più vecchie di tutta Breo, se si considera che non è mai passata di mano: «L’ha aperta mio nonno nel 1899 – racconta il signor Luca Mazzucchi, che ora ha abbassato la serranda –, l’ha portata avanti mio padre e poi sono arrivato io che l’ho presa in mano verso la fine degli anni ’50, quando avevo meno di 20 anni». È chiusa da inizio dicembre.
Per oltre un secolo ha venduto di tutto, dall’utensileria alle maniglie, ricambi e serrature. «Oggi il commercio è cambiato molto – racconta Mazzucchi, quasi commosso –, la mia storia è quella di un negozio specializzato che aveva ancora poco da dare nel centro storico della città». È praticamente la storia di Breo: dagli anni delle botteghe agli anni dei megastore, con la clientela che si è trasformata radicalmente assieme a tutta la città. «Una volta c’erano gli artigiani, poi il cliente è diventato il privato cittadino – dice –. Conservo ancora in bacheca i riconoscimenti della Camera di Commercio, per la storicità dell’azienda». Questa è comunque una storia a lieto fine: perché nome e attività, seppur con un altro marchio, continuano. I figli Marco e Giovanni Mazzucchi hanno rilevato dal ’99 la Industrial Tecnica, il cui capannone sorge nell’area industriale monregalese. Dalla vendita dell’utensile singolo si è passati alla componentistica per l’automazione. L’intero magazzino della ferramenta di via Piandellavalle verrà trasferito a Saluzzo, dove la Industrial Tecnica ha il reparto di falegnameria. Il signor Luca, quando parla del magazzino dei figli lo fa con grande orgoglio: «Se penso alla mia ferramenta e poi guardo il loro capannone – dice, con un po’ di ironia –… mi sembra di paragonare l’officina di un meccanico alla Fiat. Se sono pentito di aver chiuso? No, non lo sono: ho 73 anni, ero rimasto solo nel negozio e non c’era ragione per continuare. I miei figli hanno una bella attività e sono felice così».