Capodanno, ma senza botti
Capodanno sì, ma senza “botti”. Anche a Mondovì vige il regolamento zero-fuochi per la sera del 31: non attraverso un’ordinanza, ma per esplicita norma del Regolamento di Polizia urbana. Che all’articolo 40 recita: «Nell’ambito dell’abitato nessuno può, senza speciale autorizzazione, accendere polveri o liquidi infiammabili, fuochi artificiali, petardi, falò e simili o fare spari in qualsiasi modo o con qualunque arma. È pure proibito gettare in qualsiasi luogo di pubblico passaggio, fiammiferi od altri oggetti accesi».
A Dogliani il sindaco ha emesso un'ordinanza ad hoc contro petardi e mortaretti: per i trasgressori sono previste multe fino a 500 euro. Anche la Croce rossa ha diramato un "vademecum" che mette in guardia sui gravi danni che possono causare i giochi pirotecnici.
Insomma: festeggiare Capodanno sì, ma senza gli eccessi e i pericoli di botti e fuochi d’artificio. Il Regolamento non lascia margine a dubbi, è realmente tutto vietato: dai classici “mortaretti” alle “fontane”, a ogni sorta di giocattolo pirotecnico a maggior ragione se rumoroso. «Un divieto – precisano dagli uffici comunali – che si unisce ad un appello da parte del Comune alla sensibilità di tutti i Monregalesi, per tutelare il benessere e la salute delle persone e degli animali». Sullo stesso tema si è aperta da giorni una campagna di Legambiente: “Quest’anno niente botti”: «I botti di fine anno – spiegano dall’Associazione ambientalista –, oltre provocare incidenti spesso gravi che possono coinvolgere anche i bambini, di norma terrorizzano gli animali da compagnia che possono reagire in modo incontrollato, fuggire e ferirsi. Sono inoltre pericolosi anche per gli animali selvatici, che proprio in un periodo già molto duro a causa del clima e della scarsità di cibo, devono fare i conti con luminarie disorientanti e rumori forti ed improvvisi da cui dover fuggire. Ci auguriamo che sempre più spesso, gli spettacoli pirotecnici possano essere sostituiti da spettacoli piromusicali in cui le luci, anziché dai botti, siano accompagnate da musiche piacevoli e amiche degli animali. Non si tratta quindi di non festeggiare, ma di farlo responsabilmente».