Il record man che vola in mongolfiera ricevuto dal sindaco
L’Ucraina, dove è nato, non gli è mai bastata. Fedor Konyukhov ha scalato l’Everest e le cime più alte del mondo, è stato al Polo Nord e al Polo Sud, ha attraversato l’Atlantico e il Pacifico in barca, percorso la Groenlandia su una slitta trainata dai cani. Gli mancava, almeno per ora, il giro del mondo in mongolfiera… e infatti tenterà anche quello. Per allenarsi ha scelto ovviamente Mondovì e la scuola di John Aimo, che gli consegnerà il brevetto di volo internazionale. Il suo obiettivo è battere il record del giro del pianeta in pallone, detenuto dall’americano Steve Fossett dal 2002.
Il curriculum di Fedor, 63 anni compiuti da poco, è una costellazione di record: è l’unico uomo al mondo ad aver raggiunto i “Cinque punti più estremi del pianeta” (i due poli, l’Everest, il punto dell’Oceano più lontano dalla terra e Capo Horn). Un uomo dalle mille vite, come mille sono i viaggi che ha fatto, una delle quali l’ha consegnata a Dio: è ministro del culto ortodosso, ordinato dalla Chiesa di Mosca e devotissimo a San Nicola. In questi giorni sta volando in mongolfiera sopra Mondovì (lo ha seguito qua perfino la TV russa!): qua, sotto la guida di Aimo, sta per conseguire il brevetto di volo necessario per la sua prossima impresa. Che, se andrà a buon fine, sarà l’ennesimo record: volare attorno al mondo, con partenza e arrivo in Australia, in meno di 13 giorni. Lo farà a bordo di un balloon speciale, molto più avanzato di quelli che si vedono volare normalmente sui cieli monregalesi, che Fedor si sta facendo costruire appositamente dalla ditta inglese “Cameron Balloon” – una mongolfiera con camere a elio inserite dentro il pallone – e che consente di viaggiare a grandi altitudini e ad alte velocità. È stata proprio la “Cameron” a indicargli Aimo come maestro di volo: così è cominciata la sua avventura monregalese.
La scorsa settimana Konyukhov, assieme al figlio Oscar, è stato ricevuto in municipio dal sindaco Stefano Viglione. Uno scambio di doni, fra i due, ha suggellato una sorta di gemellaggio tra Mondovì e la Russia: «Un grande personaggio – è il commento di Viglione –, che siamo onorati di avere qui in città. Un grazie, ancora una volta, a John Aimo, che porta il nome di Mondovì in alto nel mondo, con un nuovo ospite internazionale che viene qua per imparare l’arte del volo in mongolfiera. Un vanto per tutti noi. Ho invitato Konyukhov a tornare a Mondovì a impresa ultimata, per festeggiare qui il suo nuovo successo».