
Come cantava Guccini, i grandi spazi e le praterie del West hanno contribuito a costruire per una generazione intera il mito americano in una provincia che però appariva spesso come il porto sicuro a cui tornare. La provincia italiana negli anni, a dispetto di quanto si possa credere che nei grandi agglomerati urbani si produca maggior ispirazione (eccezion fatta forse per il rap) artistica, è ancora il grande bacino a cui attinge la tradizione canora e musicale per costruire storie e raccontare il mondo in cui viviamo. Il fil rouge della settimana potrebbe proprio essere questo con una serie di live sul territorio (e non solo) che tanto sanno di provincia: da quello principale su Mondovì, con il piacentino Daniele Ronda (giovedì 29 gennaio al teatro Baretti), diventato in pochi anni un fenomeno locale prima di allargare a macchia d’olio lungo il corso del Po la propria notorietà grazie anche alla scelta di servirsi come forma d’espressione del dialetto, ai giovani e bravi perugini Fine Before You Came in un’insolita veste acustica (mercoledì) al Blah Blah di Torino, passando per il blues di Maurizio Gnola e Cesare Nolli (sempre giovedì a Mondovì) per il compleanno della birreria Il Caimano, o la variopinta tavolozza di colori offerta dai pugliesi Leitmotiv (sabato al Caffè Boglione di Bra), e ancora Egle Sommacal bellunese trapiantato a Bologna oltreché storico chitarrista dei Massimo Volume (venerdì al Blah Blah), o (sempre nel locale di via Po a Torino, martedì 3 febbraio) il bravo folk singer the Sleeping Tree direttamente da Pordenone.
Nel capoluogo di regione si annovera poi: Gemitaiz & Madman, considerati ad oggi punto di riferimento del rap italiano, all’Hiroshima Mon Amour (venerdì); il musical per tutta la settimana de La Famiglia Addams (teatro Colosseo) con le voci di Elio e Geppi Cucciari; la musica kletzmer di Matt Darriau al Folk Club. In provincia invece si contano altri numerosi live nel Monregalese: il Sylvia Blue Trio mercoledì ai Baccanali; jazz, così come quello “old style”, proposto dalla Oliver River Gess Band (venerdì al teatro Baretti); sabato invece alla Ca’ dei Matti rock and roll a spron battutto con Litio, the Norfolks e Yofa & the Happy Band, mentre all’Isola Condorito sbarcano finalmente i Cibo, una band che “non fa prigionieri e mena schiaffoni” accompagnati da La Macabra Moka, e al teatro Marenco di Ceva suoneranno gli Invisibili, progetto di beat dietro al quale si cela la chitarra di Fabrizio Veglia e la voce di Davide Musizzano. Il circolo Mezcal proporrà due appuntamenti interessanti con il ritorno in provincia del poeta Guido Catalano (venerdì) e il live reggae degli storici Radici Nel Cemento. La settimana invece ripartirà martedì dall’Open Baladin con lo swing de La Banda Fratelli.