
I mercoledì de Le Baladin ripartono dalla voce soul di Ronnie Jones, settantenne (e più) americano ormai trapiantato in Italia e diventato uno dei maggiori rappresentanti della scena seventies europea. All’Isola Condorito la settimana sarà particolarmente ricca di eventi: si parte mercoledì con il folk italo-ceko a tre voci, un po’ spaghetti western un po’ tuareg, degli Oswaldovi & Andrea Rottin; si passa (venerdì) al quinto episodio della TREsca con il torinese Skulla (i giorni successivi al Centro Fondo di Aisone e all’Amenes di Busca) e si chiude con il noise degli Infection Code. All’Improvvisamente Blues giovedì si ascolta funk con i Funkallero, mentre il Mezcal propone un’offerta musicale nelle due serate successive: L’Orso (venerdì) è la storia di quattro ragazzi, cresciuti tra Ivrea, Messina, Milano e Treviso, e riuniti sotto il cielo della “Grande Città”, che raccontano le loro insicurezze e il precariato di un presente instabile; ben più danzereccio il sabato che vede alla consolle Victor e Ninja degli LNRipley. A chiudere il sabato del Caffè Boglione con il live dei monregalesi Deb e i Mostri e in apertura di settimana i Julie Rave, al lavoro su nuovi brani dal piglio decisamente più elettronico rispetto al passato, all’Open di Cinzano.
Su Torino invece la settimana si apre con due live assolutamente da non perdere per chi ama le note più ricercate del rock: da una parte il songwriting di Josh Haden, la testa pensante degli Spain (mercoledì al Folk Club, dove sabato sarà presentato un altro live di grandissimo spessore con i fratelli Mancuso, duo siciliano da anni dedito alla sperimentazione nella musica popolare, accompagnati dal ghirondista spagnolo German Diaz, alla ricerca di un ordine di bellezza nel babelico mondo dei suoni) che, dopo un lungo periodo di inattività, è tornata a nuovi slanci produttivi e artistici; lasciato almeno in parte il misticismo che aveva contraddistinto i primi tre lavori tra il 1995 e il 2001, la band di Los Angeles è tornata con suoni molto più concreti, tre nuovi lavori prodotti tra il 2012 e il 2014, ed un fascino del tutto immutato rispetto agli esordi. Giovedì invece sul palco dello sPAZIO 211 i Pere Ubu (40 anni di post punk alle spalle) potrebbero suonare in tempo reale almeno una parte del loro diciottesimo album in studio, Carnival of Souls, e c’è da aspettarsi di assistere a una delle esperienze più radicali. Simone Cristicchi (giovedì al teatro Colosseo) è una delle figure del pop meno etichettabili degli ultimi 10 anni, specie dopo la scelta di seguire la via degli spettacoli teatrali, e arriva finalmente a Torino con il suo Magazzino 18, lo spettacolo che per la prima volta ha raccontato l’esodo da Istria e Dalmazia di 350 mila Italiani. I Foxhound (una delle più giovani e promettenti band torinesi), a un anno di distanza (più o meno) dall’uscita di In Primavera e in vista del prossimo tour europeo, festeggiano venerdì al Cap10100 il loro ritorno in città con una serata piena di ospiti e live set pirotecnici. Nel week-end ancora tanto clubbing in giro per i locali della città, una serata al New Beat con i fossanesi Flying Disk e, su Asti, una serata targata Indi(e)avolato con due artisti di livello assoluto come Stefano “Edda” Rampoldi e Alessandro Grazian.