Skip to main content
venerdì 23 Maggio 2025     Accedi

Partirono da Farigliano e Dogliani i successi dei Ferrero “dla cicolata”

Vasta eco alla scomparsa del capitano d’industria. A Mondovì, lo zio materno, can. Eugenio Cillario

Marco Volpe

Con ammirazione e una punta d’invidia i fariglianesi li indicavano come “I Ferrero dla cicolata” per distinguerli dagli altri Ferrero della frazione Viaiano, dai Ferrero dei Mangim e da quelli dei Rubinèt. Presto però Giovanni e Pietro Ferrero, quei due fratelli di semplici origini ma di molto “ardimàn”, dalla natìa Farigliano avevano trovato lavoro a Dogliani come apprendisti panettieri. Poi Pietro, il più giovane, impaziente e instancabile, si spostò a Torino dove riuscì ad avviare due pasticcerie. Ma ai tempi dell’Africa Italiana s’imbarcò per l’Asmara dove per due anni sfornò panettoni che, alla sera, andava in giro a vendere ai soldati. Rientrò a Torino all’inizio della guerra, salvo trasferirsi ad Alba per sfuggire alle bombe che cominciavano a piovere dal cielo.
Quel cioccolato senza cacao - Neppure Alba era allora tranquilla; ma... tempo al tempo. Appena tornò la pace e, con essa, una diffusa voglia di qualche dolcezza pur tra le perduranti ristrettezze, i Ferrero ebbero l’idea geniale di un surrogato di cioccolato simile al piemontesissimo Gianduiotto: senza cacao, ancora troppo costoso e raro, ma con zucchero, burro di cocco (esotico ma non introvabile) e soprattutto con nocciole che nei dintorni abbondavano, specie là dove si spiantavano vigne. Ciò aprì una prospettiva molto interessante per la gente di Langa che ancora tribolava su quei bricchi della “Malora”: un’opportunità insperata per la povera economia d’allora, grazie all’intensificato utilizzo dei noccioleti e ai posti di lavoro offerti da un’azienda in rapido sviluppo. Una sessantina erano gli addetti alla “Ferrero” già a fine 1946: tutti impegnati nella produzione insieme a Pietro, mentre Giovanni – da pasticcere che era – si trasformò in piazzista con la sua Millecento, su e giù per la Langa, poi in tutto il Piemonte, la Liguria, la Lombardia, e a più vasto raggio, nel Centro e Sud d’Italia. Piacevano il gusto e l’aspetto e il costo ragionevole di quei pani bicolori non proprio di cioccolato ma non meno gustosi e nutrienti. Al ritorno da scuola i ragazzi ne compravano una fetta per la merenda e la divoravano col pane tornato finalmente bianco seduti sogli scalini mentre la radio trasmetteva l’arrivo del Giro d’Italia, oppure d’estate durante i primi campeggi. Tante dunque le richieste e rapida la crescita dell’azienda, nonostante una prima alluvione che il 10 settembre 1948 invase capannoni e macchinari con l’acqua e il fango del torrente Talloria. Tutti infatti si diedero a spazzare e ripulire, come avvenne di nuovo nel novembre 1994, e la produzione riprese in meno di due settimane.
La fortuna di un marchio e di un territorio - Fu uno dei tanti esempi di stretta e fiduciosa collaborazione fra vertici e maestranze, uno dei segreti di un successo condiviso. Le intuizioni dei promotori, l’attenzione e il rispetto per i dipendenti uniti alla laboriosità di ciascuno divennero un caso da manuale, e determinarono la fortuna non solo di un marchio ma di un intero territorio. Nel 1949 però Pietro fu fermato da un infarto a soli 50 anni, e la direzione passò al fratello Giovanni in stretta intesa con il nipote Michele, che si era diplomato all’Istituto “Baruffi” di Mondovì, e con la cognata, la doglianese Piera Cillario, sorella di quel don Eugenio Cillario che noi monregalesi ricordiamo come economo del Convitto Vescovile e insegnante di religione alla Media di Mondovì. Con innato buon senso la signora Piera sostenne il figlio Michele che aveva allora solo 22 anni, ma si mostrò subito all’altezza, per capacità manageriali e innovative, per sensibilità alle attese del mercato, per infallibile fiuto verso il marketing a cui la tivù e oculate sponsorizzazioni fornivano occasioni nuove di vasta popolarità (memorabili fra tanti il Carosello con Jo Condor; e gli indovinati lanci di Kinder, Duplo, EstaThe, Mon Cheri, Rocher, Pocket Coffee, Brioss, Tic Tac, e il durevole trionfo della Nutella...). A tutto Michele badava con determinazione, guardando in grande senza trascurare i dettagli e la realtà locale di partenza, con semplicità e riservatezza nei rapporti, e con sensibilità sociale e culturale. Nel 1957, anche lo zio Giovanni fu stroncato da un infarto, e le doti di Michele come geniale capitano d’industria rifulsero in pieno, a livello non solo nazionale ma europeo e mondiale: fino al 2011 quando, perso uno dei due figli morto improvvisamente in Sud Africa, cedette il ruolo di amministratore delegato al figlio Giovanni restando però sempre vigile sulle sorti di un’azienda che, senza dimenticare le radici, ha saputo inserirsi nel mercato globale e guardare a sempre nuovi traguardi, tra cui, prossimo, la Cina.
Eccezionali i risultati sotto tutti gli aspetti - 20 stabilimenti nel mondo, 34 mila addetti, 8,4 miliardi di fatturato annuo. E sincera ed eccezionale ora la commozione, l’ammirazione e la gratitudine espressa a tutti i livelli per questo manager mancato a 89 anni, che spiegava il segreto del successo nel “pensare diverso dagli altri e nel non tradire mai il cliente”, ma anche nell’essere una famiglia serena, nel nutrire una fede sincera: “Mi sono sempre messo nelle mani della Madonna, e la devo ringraziare. La prego ogni mattina e questo mi dà una grande forza”, confidò in segreto tempo fa. Sarà forse vero che ora con lui finisce un’epoca; ma è augurabile che anche chi gli succede guardi al suo esempio e alle sue regole, e prosegua nello stretto legame con questa nostra terra.


Condividi:


Articoli correlati

Prima pagina Monregalese

Prima pagina Ceva / Val Bormida

Visit Mondovì

Arte e Cultura

Mondovì, “Liber” il Museo della Stampa

Il museo della stampa di Mondovì è ospitato nell'ex Collegio delle Orfane a Mondovì Piazza e ospita una collezione completa delle macchine che hann...
Arte e Cultura

Bastia, Gli angeli e i demoni di San Fiorenzo

San Fiorenzo: sulle pareti della cappella si accendono le “vignette” della Bibbia dei poveri I serpenti, viscidi, scorrono, dappertutto. Sono...
Montagna

Mondolé Ski

Un unico grande comprensorio sciistico con oltre 130 chilometri di piste e quattro punti d’accesso Quando l’inverno discende sulle montagne del Mo...
Arte e Cultura

Augusta Bagiennorum, Roma ai piedi delle Alpi

Le rovine della città antica, e in paese un Museo con resti e ricostruzioni in 3D “Se la commedia è stata di vostro gradimento, applaudite e t...
Attività

La terra del vino

Alla scoperta del grande vino del monregalese: Dolcetto e Nebbiolo, ma anche Arneis, Favorita, Barbera e la sorprendente Nascetta L'articolo La terra ...
Sci

Prato Nevoso, la montagna a 360 gradi

“Fun place”: esperienza di puro divertimento che va oltre gli sci Dodici impianti di risalita comprensivi dei tapis roulant della cosiddet...
Enogastronomia

Dogliani, un nome che fa vino da tutte le parti

Il rosso è talmente radicato nella tradizione produttiva di Dogliani che il vino di tutte queste colline, patria del Dolcetto, ha adottato come denom...
Itinerari

L’Alta via del sale – itinerario escursionistico

🚴‍♂️ 🚶‍♂️🚗🏍 Percorribile a piedi, in bici, o con mezzi motorizzati idonei Per alcuni è la strada bianca più spettacolare d...
Arte e Cultura

Mondovì Breo: la fontana dei bimbi, un automa e un delfino

Mondovì Breo, la Chiesa di San Pietro e Paolo Nel quartiere Breo di Mondovì la chiesa dei Santi Pietro e Paolo, che sorge sulla piazza omonima. La s...
Arte e Cultura

La purezza del Sacrario di Bastia

Il Sacrario di Bastia San Bernardo dedicato ai partigiani La ghiaia del viale emana un bianco che richiama alla purezza. È leggermente in salita ma u...
Attività

Il Giro del Marguareis – tour escursionistico

Il giro del Marguareis – tour escursionistico 🚶‍♂️ Versanti prativi e sinuosi che d’improvviso si inabissano per centinaia di metri; ...
Arte e Cultura

Mondovì, Piazza Maggiore

Piazza Maggiore, l’Agorà della città antica Piazza Maggiore, ovvero il luogo che in passato era al centro della vita politica e amministrativa...
Enogastronomia

Valcasotto, Il Borgo dei formaggi

Beppino Occelli ne ha fatto il suo “diamante”, un successo mondiale A Valcasotto ci sono i tetti in pietra, le balconate in legno e le casette alt...
Arte e Cultura

Mondovì: la Chiesa della Missione e il gran teatro barocco

La Chiesa della Missione: il capolavoro barocco di Andrea Pozzo Futuristici occhiali-visori in 3D da mettersi addosso. In Chiesa. A Mondovì è possib...
Arte e Cultura

Mondovì, La “fune” che sale e scende

Il viaggio tra la parte bassa e la città alta La Funicolare che a Mondovì collega Breo a Piazza ha, per i monregalesi, l’appeal senza tempo dei lu...
Enogastronomia

Vigne e vignaioli, il vino di Clavesana

Fare il vino insieme: la Cantina di Clavesana Alle Surie il vento quando soffia è più intenso che da altre parti. Ci si arriva salendo un po’ sopr...
Itinerari

Balconata di Ormea – itinerario escursionistico

Balconata di Ormea – itinerario escursionistico 🚴‍♂️🚶‍♂️ Un viaggio attraverso borgate abbandonate, eroici avamposti abitati t...
Arte e Cultura

Il castello di Casotto, bell’addormentato nel bosco che ora si risveglia

Sulla strada che da Valcasotto va a Garessio, ecco che si erge il magnifico castello di Casotto, la Reggia Sabauda realizzata da Carlo Alberto sui res...
Arte e Cultura

Mondovì, La Torre del Belvedere e il viaggio

Un Belvedere sul Mons Regalis Montagne, colline, pianura, a perdita d’occhio.Tutto il monregalese, e anche oltre, sotto gli occhi, a portata di sgua...
Attività

Oasi di Crava Morozzo, le meraviglie

Oasi di Crava Morozzo: una piccola oasi di pace, con un grande stagno, una ricca vegetazione e una ricchissima fauna. Si tratta della prima Oasi Lipu,...
Arte e Cultura

Mondovì, Il Museo della ceramica

Alla scoperta della grande tradizione industriale e artigianale monregalese al Museo della ceramica di Mondovì La storia produttiva ed industriale di...
Arte e Cultura

Santuario di Vicoforte L’ascesa verso il cielo

La basilica dedicata alla Regina Montis Regalis lascia incantati, con la sua cupola ellittica tutta affrescata, la più grande del mondo “E la b...
Attività

I grandi formaggi del monregalese

Formaggi del Monregalese tra Raschera, Murazzano, Bra, tome e un tradizione che si tramanda da secoli I formaggi, tra gli alimenti principe della trad...
Curiosità e Tradizioni

Enogastronomia monregalese

Enogastronomia monregalese – il cibo è esperienza Non solo gli occhi e orecchie, sono invitati alla festa del Monteregale; nel viaggio si incon...
Arte e Cultura

Mondovì, La Cattedrale di San Donato

Dai giardini del Belvedere, dopo pochi passi si incontra il Vescovado, subito dopo davanti al visitatore si staglia l’ampia macchina della Cattedral...