Forza Italia: «Viglione e Costa dovrebbero dimettersi»
Intervento del coordinatore provinciale di Forza Italia, Massimo Garnero, dopo l’annuncio del consigliere comunale di Cuneo Riccardo Cravero di uscire da Forza Italia e aderire al gruppo misto di minoranza in Comune.
«È legittimo cambiare idea, ma quando ciò avviene in barba ad ogni elementare principio legato al rispetto del proprio mandato elettorale, è quantomeno opportuno rassegnare le proprie dimissioni. Non è accettabile che chi è stato eletto con i voti di Forza Italia possa decidere di fare delle scelte totalmente opposte a quelle per cui chiaramente si è espresso il suo elettorato. Capiamo che la fame di poltrone è una brutta malattia ma si può guarire ascoltando, almeno per una volta, la propria coscienza. Pertanto invito il Consigliere Cravero, e con lui tutti coloro che hanno beneficiato dei nostri voti, compresi il sindaco di Mondovì Stefano Viglione ed il viceministro Enrico Costa ad essere coerenti con se stessi e con l’elettorato rassegnando le dimissioni dai propri incarichi istituzionali conquistati grazie ad un simbolo con scritto Berlusconi Presidente e facendosi rieleggere magari con i voti del centrosinistra”.
Per dovere di cronaca dobbiamo però precisare che in realtà alle ultime elezioni amministrative nessuna delle liste che appoggiavano Viglione riportavano il simbolo o il nome di Forza Italia.
La replica di Viglione: «Leggo dell’intervento del signor Massimo Garnero e scopro che sarei stato eletto con i voti di “Berlusconi presidente”: una circostanza di cui non ero a conoscenza! Mi spiace che l’amico Massimo abbia inteso polemizzare strumentalmente sulla mia persona senza essersi nemmeno informato: la mia candidatura a sindaco nel 2012 nasce in primis sostenuta da una compagine civica cui si sono aggiunte delle liste di ispirazione partitica tra cui vi era anche “Il Popolo della Granda – Viglione sindaco”, gruppo tuttora presente in Consiglio Comunale. Nonostante i tanti mutamenti dello scenario politico nazionale che hanno visto numerosi cambi di denominazioni e divisioni, il gruppo è rimasto compatto e fedele al suo nome originale che da allora non è mutato. Ritengo sempre di aver fatto delle coerenza il tratto distintivo che ha guidato il mio percorso amministrativo prima ancora che politico. Non ho mai nascosto il mio orientamento ideologico da liberale moderato, ma ho sempre cercato di essere il sindaco di tutti, anteponendo l’impegno per la mia comunità alle logiche partitiche. Mi spiace quindi che Garnero mi abbia voluto coinvolgere nelle vicende intestine del suo partito, quando il mio ruolo di sindaco è sempre stato vissuto con piglio esclusivamente amministrativo, cercando di mantenere corrette relazioni con tutti gli interlocutori, indipendentemente dalla loro appartenenza politica».