Presentato al grande pubblico il “tesoro longobardo”

Uno “Spazio incontri” da “tutto esaurito” ha accolto sabato mattina a Cuneo la presentazione del convegno “Barbarissimi tra i barbari”, voluto ed organizzato dal Fai per far conoscere al grande pubblico il “tesoro longobardo” rinvenuto nell’ormai famosa necropoli del Ceriolo, a Sant’Albano. Il sito santalbanese è stato scoperto per la prima volta nella primavera del 2009, durante gli scavi per la realizzazione dell’autostrada Asti-Cuneo, quando sono state rinvenute addirittura 776 tombe e numerosi corredi funebri molto ben conservati. «I reperti che sono stati portati alla luce nella necropoli di Sant’Albano – ha detto durante l’incontro il professor Rinaldo Comba, docente di storia medievale all’Università di Milano – dovrebbero essere finalmente raggruppati, per formare quello che diventerebbe senza dubbio uno dei più grandi musei italiani di storia longobarda. Serve infatti un progetto mirato alla valorizzazione dei materiali rinvenuti; questi ritrovamenti devono essere valorizzati». Alla presentazione era presente anche la dottoressa Egle Micheletto, Soprintendente per i beni archeologici del Piemonte, che ha seguito i lavori di scavo e il recupero dei reperti fin dall’inizio: «Il ritrovamento del Ceriolo – ha spiegato – rappresenta una scoperta di straordinaria importanza non solo per il Piemonte sud-occidentale, interessato in passato solo da sporadiche attestazioni di tombe isolate, ma per l’intero panorama storico-archeologico italiano. Un’area cimiteriale di così vaste proporzioni infatti lascia immaginare che nelle vicinanze potesse esistere un insediamento umano importante, stabile, di cui finora non si è mai avuta conoscenza nè traccia. Insomma, un rinvenimento che ha davvero una straordinaria rilevanza archeologica essendo uno dei più importanti ed estesi d’Europa, capace di riscrivere una pagina della nostra storia». Sabato, nel pomeriggio, a lavori conclusi, gli interessati hanno usufruito di una visita guidata gratuita al nuovo allestimento dei corredi della necropoli longobarda presso il Museo Civico di Cuneo.