Il palazzo comunale diventerà un polo per il paese

Di un locale in cui si possa mangiare e bere qualcosa o comprare beni di prima necessità, Montaldo è sprovvisto da tempo e della possibilità di aprire una censa, un locale di ritrovo, un punto di aggregazione a servizio del paese si parlava già in campagna elettorale. Di questi giorni, la proposta dell’Amministrazione comunale: fare di “Casa Cavallo”, il palazzo comunale, il nuovo polo culturale e ricreativo del paese. «L'esigenza di creare un unico centro – spiega il sindaco Giovanni Balbo – nasce dall'attento studio degli spazi disponibili e attualmente inutilizzati all'interno del palazzo comunale e dalla consapevolezza che in un piccolo Comune come quello di Montaldo è necessario attuare sinergie tra le funzioni propriamente istituzionali e le proposte culturali, di promozione del territorio e dei servizi alla collettività».
“Casa Cavallo” oggi
La costruzione del fabbricato risale ai primi del Settecento: un esempio di architettura signorile cuneese confermata anche dagli interni. La struttura si compone di tre piani fuori terra, l’accesso è leggermente più basso rispetto al sedime stradale: superati tre gradini, dunque, si varca la soglia del’edificio, accedendo al vano centrale, quello della monumentale scala che da accesso a tutti i piani. Al primo, si trovano i locali della Biblioteca e quelli non ristrutturati che ospitano l’archivio storico e comunale. Al secondo, sono collocati gli uffici comunali e la sala consiliare. Il lato destro dell’edificio, inoltre, ospita, al piano terra lo studio del medico generale di base che garantisce assistenza al territorio.
Il progetto
«La proposta progettuale – spiega il primo cittadino – riguarda il piano terra e il piano primo, attualmente scarsamente utilizzati e in condizioni conservative non adeguate». Nei locali al piano terra troverà spazio una piccola censa, a servizio sia dei montaldesi, con l’attività di vendita e somministrazione di alimenti e bevande, sia dei turisti, con la promozione dei prodotti tipici e, a fianco, l’ufficio turistico informativo. Per questo piano sono previsti alcuni interventi di risanamento del locale cantina, lievi modifiche distributive degli spazi interni e la realizzazione degli impianti idrici, elettrici e di riscaldamento. I locali per l’ambulatorio medico verranno spostati al primo piano (con il nuovo accesso diretto dall’esterno), dove, oltre alla Biblioteca e agli Archivi, troverà spazio anche una nuova sala polifunzionale, ma soprattutto un dispensario farmaceutico a servizio del paese. « L’edificio comunale – si legge nella relazione preliminare – non permette attualmente, a nessun piano, l’accesso a persone con ridotta capacità motoria e non risulta adeguato alle attuali normative in merito al superamento delle barriere architettoniche, come più volte evidenziato dalla popolazione residente». «Ai fini dell’abbattimento di queste barriere – conferma Balbo –, il progetto contempla l'inserimento di una piattaforma elevatrice all'interno del vano scala, che collega tutti i piani del Municipio, posizionamento valutato anche con i competenti funzionari della Sovrintendenza per i Beni Architettonici e del Paesaggio del Piemonte». Sui costi, Giovanni Balbo spiega: «Il costo dell’operazione ammonta a circa duecentomila euro. Ne abbiamo già in cassa 140 mila, derivanti da vecchi contributi concessi da Regione, Fondazione Crc e Fondazione Crt. Per la parte restante, abbiamo avanzato la richiesta alla Fondazione Crc. Vorremmo velocizzare i tempi, in modo da rivitalizzare un po’ il centro. L’obiettivo? Realizzare i lavori entro la fine del 2015».