Elisoccorso a Carrù: «La pista d’atterraggio si può fare»

(a.l.) – Segnali positivi dai responsabili regionali del "118" che, venerdì mattina, hanno effettuato un sopralluogo nell’area dell’ex-Tiro a segno a Carrù: la pista dell’elisoccorso si può fare. Dai tecnici, dunque, un sostanziale via libera al progetto proposto dall’Amministrazione comunale carrucese, che, ottenuta dal Demanio militare la disponibilità dell’ex-Poligono, si è attivata per cercare un’adeguata destinazione alla zona. Un’area ampia, in cui insiste il vecchio Tiro a segno, ormai quasi un rudere, il cui futuro potrebbe essere la demolizione.
«La pista d’atterraggio dell’elicottero – spiega il sindaco di Carrù, Stefania Ieriti – dovrà avere un diametro di almeno 27 metri e lo stabile potrebbe essere d’intralcio. Ora attendiamo il verbale del sopralluogo e seguiremo le indicazioni fornite, anche se implicassero di liberare spazio abbattendo l’edificio. Dopotutto stiamo parlando di un fabbricato fatiscente e il Comune non ha la risorse per la sua sistemazione».
«Comunque sia – continua il primo cittadino – le prime valutazioni della Commissione tecnica ci hanno confermato che si tratta di un progetto non solo fattibile, ma molto apprezzato, visto che andrà a servizio di una comunità comprendente molti Comuni. La pista dovrà venir realizzata in erba, cemento o asfalto e potrà anche essere illuminata. Ora attendiamo il verbale dei tecnici, poi potremo partire con la progettazione: l’opera, già inserita nell’elenco delle opere pubbliche triennali, sarà totalmente finanziata dal Comune, ma non si esclude la possibilità di richiesta di contributi ad Associazioni, Enti e Fondazioni».
Tra le curiosità emerse durante il sopralluogo, l’eventuale possibilità di utilizzare la pista d’atterraggio per privati o per fini turistici. In questo caso, però, bisognerà capire quali siano le prescrizioni e le indicazioni dell’Enac (Ente nazionale per l’aviazione civile) e gli eventuali costi aggiuntivi. Ma l’idea di poter trasformare Carrù in un punto d’approdo per i cosiddetti turisti "dell’aria" di certo è stuzzicante, dopotutto il paese resta la "Porta delle Langhe" ed il riconoscimento Unesco aprirà sicuramente altre prospettive. Pensiamo, ad esempio, quanto potrebbe essere accattivante la possibilità di sorvolare i nostri splendidi paesaggi in elicottero. Insomma, un’opportunità che va tenuta in considerazione.