
Tempo di festa, ma anche e soprattutto di riflessioni in casa Virtus Mondovì dopo lo spareggio play-out vinto per 1-0 sul Fossano. Cominciamo dalla gioia. Il primo a parlare è mister Giuliano: «Ho alcune dediche da fare. La prima in particolare alla mia famiglia, poi a quei “tifosi” che invece di sostenerci si sono premurati di criticarci, anche in malo modo. È vero che ci sono stati giocatori che non hanno reso come dovevano, ma venire a tifare contro è una cosa squallida. La terza è per i tifosi veri che ci hanno sempre sostenuto. Grazie anche ai ragazzi, nell’ultimo mese abbiamo visto una squadra che non aveva niente a che fare con gli ultimi posti della classifica. Qualcosa è scattato dopo la batosta contro la Cheraschese, ci siamo confrontati mettendo le basi per risollevarci». Poi spazio alle riflessioni: «Faccio un appello a qualsiasi monregalese abbia voglia di dare una mano al presidente perché da solo non può andare avanti». Ed è questo il nodo più spinoso. La salvezza è acquisita, ma il futuro è pieno di incognite e Robaldo non si nasconde. «Ringrazio Franco per tutto il lavoro che ha fatto. Purtroppo, però, se non arriva qualche forza fresca il calcio a Mondovì è destinato a tribolare. Senza un aiuto sarà difficile che continui a fare il presidente, e non so quale futuro ci sarà per la prima squadra. Non possiamo andare avanti accollandoci tutto sulle spalle in due o tre. Se qualcuno è interessato si faccia avanti, io sono anche disposto a farmi da parte. È dal 15 di agosto che remiamo, ma da soli è impossibile andare avanti. Dobbiamo avere un segnale dalla città. Vorrei vedere non dico lo stadio pieno, ma quest’anno ci siamo trovati una domenica a staccare 18 biglietti... Avere la squadra in Eccellenza è un vanto per la città e la Virtus rappresenta Mondovì in giro per il Piemonte. Per rispondere a qualche bufala girata in questi giorni, non ci sono libri da portare in tribunale. Questa settimana chiuderemo tutte le pendenze, poi farò le mie valutazioni. Grazie comunque a tutti gli sponsor che ci hanno sostenuto. La salvezza si può raggiungere anche il prossimo anno, ma serve un direttivo più largo e più forte economicamente e voglio vedere giocare i nostri giovani». «Mondovì non merita l’Eccellenza, tante parole e pochi fatti» è lo sfogo amaro dell’ex ds grigiorosso Raimondo Lerda che, per ora, conferma di non voler rientrare nel mondo del calcio. «È un momento difficile per tutti – commenta l’assessore Luciano D’Agostino –, la crisi è pesante ed è inevitabile manchino gli sponsor. Come Comune abbiamo aumentato gli stanziamenti per i settori giovanili e cerchiamo di dare il nostro apporto per gli impianti. Non possiamo perdere le nostre tradizioni sportive che sono ad altissimo livello, mi auguro che qualcuno raccolga l’appello del presidente Robaldo». La stagione è stata dura e, inutile negarlo, sono stati commessi alcuni errori, ma ora c’è un patrimonio da non buttare via. Anche per non darla vinta ai tanti “gufi”.