
La provincia si divide nella propria estate tra una serie di eventi, più o meno grandi con caratteristiche diverse, dai week-end short su cui concentrare musica e attenzioni (dal nuovo Mondovisioni alla riedizione di Fortissimo/BallaCoiCinghiali passando per il mastodontico e luccicante Collisioni) alle rassegne più frastagliate (la scorsa settimana si è parlato di Branduardi e Soap & Skin) fino alla ricerca di spazi di fresco che possano essere in qualche modo originali o addirittura in certe circostanze magici. Cuneo in questo 2015 oltre ai due spazi del Nuvolari e de Le Basse di Stura vedrà rivivere la vecchia stazione di Borgo Gesso, ormai abbandonata da anni, un luogo dimenticato, ma in un certo qual modo mitico, dove nonostante i treni abbiano cessato di passare, il suo punto ristoro rimane aperto da più di 45 anni: a fine giugno la “stazione vecchia” tornerà alla vita con uno spazio estivo denominato EXCO Padiglione delle Danze, animato per la maggior parte delle occasioni da serate di musica elettronica, genere molto praticato in provincia, ma che manca di spazi in cui poter essere fruito.
E per un locale nuovo, un altro che mantiene inalterata la sua magia immerso nelle colline delle Langhe. All’Auditorium Horszowski di Monforte ripartirà dal 10 luglio l’annuale rassegna musicale. Il cartellone di Monfortinjazz a dispetto di quello di tanti altri ha la capacità di attraversare il genere, le mode e gli usi in modo sempre molto originale e mai scontato, riuscendo per altro ad accontentare un po’ tutti i gusti ed arrivando a pubblici variegati. Anche quest’anno l’offerta musicale sarà molto ampia: si partirà dal 10 luglio con uno dei due concerti italiani de Los Lobos, band che ha portato in giro per il mondo e ottenuto la propria consacrazione con la versione del vecchio successo di Ritchie Valens La Bamba. Il 16 luglio sarà la volta del live più propriamente jazz con il sassofonista statunitense Branford Marsalis con il suo straordinario quartetto. È attesissima la data di Francesco De Gregori per il suo Vivavoce Tour il 24 luglio, mentre due giorni dopo, la serata più “indie”, dedicata alle sonorità acustiche dei Kings of Convenience che tornano in Italia per celebrare Quiet Is The New Loud, album lanciò il duo norvegese (Erlend Øye da un po’ staziona frequentemente nel nostro Paese) sulla scena internazionale. Sarà questo il concerto forse più atteso che più si sposa con la magia del luogo (non è un caso che i concerti comincino sempre con l’imbrunire). La chiusura in pompa magna sarà lasciata al pianista Raphael Gualazzi il 2 agosto, giovane autore che si è guadagnato le scene anche di un pubblico più vasto (arrivando pure secondo al Festival di Sanremo) grazie alla capacità di miscelare i contenuti del ragtime e del jazz più “canonico”, con contaminazioni fatte di soul e blues.