Marracash al GruVillage, guida e mentore

L'evento risale al 10 luglio, si è tenuto al Gru Village di Torino, a partire dalle 21. Prima del re della serata, sul palco, un emergente, Sfera Ebbasta, che nonostante la giovane età risulta già affiliato al roster di Roccia Music (la casa discografica creata da Marracash e il cui nome rimanda al titolo del suo primo, storico album, Roccia Music appunto). Sfera Ebbasta si propone con testi dal taglio iper-realista e con una certa attitudine “gangsta” che stona a tratti con la sua giovanissima età. Sul palco dice di essere emozionato: è chiaramente grato al mentore Marracash (che lo ha spinto) e lo ringrazia più volte pubblicamente. Sicuramente da tenere in osservazione.
Meno intensa e deludente la successiva esibizione di Achille Lauro: testi poco comprensibili, poco fiato e poca precisione nell'esibizione. Molta attenzione al personaggio, meno alla cura della trasmissione dei messaggi, troppa ansia.
Dopo di lui, finalmente Marracash, che intratterrà il pubblico per almeno un'ora e mezza. Il criterio per la scelta dei brani segue una linea “commerciale”: pezzi tratti dall'ultimo album e dal penultimo, con l'unica eccezione di Badabum Cha-Cha, risalente al primo, omonimo album (di cui consigliamo caldamente l'ascolto). Dal punto di vista dell'esibizione la qualità è stata alta, ma non grandiosa (per esempio i live di Salmo tengono un livello superiore). Quello che distingue Marracash dagli altri tuttavia è il contenuto dei testi: iper complessi e a incastro; sentirli recitati dal vivo è sicuramente emozionante. La scelta dei brani da eseguire è stata chiaramente pensata per il pubblico. Evitati accuratamente episodi più complessi e di difficile digestione per la folla, ma di superiore valore intellettuale (per es. “L'albatro”, in featuring con Dargen D'Amico e il romano Rancore). Sotto il palco c'è una folla di ragazzi di età eterogenea ma più alta della media dei fan solitamente presenti ad alcuni concerti di altri artisti rap. Buon segno questo, a indicare la forte presa dei testi su persone già mature (in età compresa tra i 14 e i 30) e il forte impatto educativo dei testi dell'artista sui ragazzi. A discapito di quanto la massa veda nel rap, il valore sociologico di questo genere musicale è da ricercare anche nel grande e indiscutibile valore educativo. I rapper si stanno innalzando a guide per i ragazzi, dove intorno sembra esserci il deserto in termini di esempi da seguire. Fratelli maggiori che portano la loro esperienza, negli sbagli e nei successi, laddove il padre è inaccessibile, disinteressato o semplicemente mancante.