Tagli all’Ospedale di Ceva? L’Asl nega, ma il territorio si preoccupa

È viva, in questi giorni a Ceva, la preoccupazione tra la popolazione e le Associazioni per le “voci” che corrono riguardo un ridimensionamento dei turni di reperibilità dei chirurghi dell’Ospedale. «Pare – è il commento preoccupato di Filippo Dapino, presidente della Croce Bianca di Ceva – che l’Asl abbia deciso la soppressione dei turni di reperibilità dei chirurghi all’Ospedale di Ceva nelle giornate di sabato e la domenica. Se tale notizia fosse confermata, d’ora in avanti nel fine-settimana la sala operatoria non sarà più attiva in alcun modo. Un’emergenza che accada nel week end, non potrà essere più gestita a Ceva ma sarà inevitabilmente trasferita a Mondovì o in altri Ospedali.
ARTICOLO COMPLETO su L'Unione Monregalese del 7 settembre 2016
Un concerto per l'Ospedale
Organizzato dalla Croce Bianca di Ceva e dal Comitato Difesa Cebano (Co.Di.Ce.), sabato 10 settembre, alle 21, al Teatro “Marenco” di Ceva, si svolgerà un concerto con il gruppo dei “Nuovi Solidi” a favore dell’Ospedale di Ceva, dal titolo: “Non sarà un’avventura!”. Una serata un po’ diversa per tenersi informati sulla sanità locale ascoltando le canzoni di Lucio Battisti e altri. Un’occasione originale per fare informazione sulla questione “Ospedale di Ceva”. «Con il concerto del 10 settembre – ha concluso il presidente Dapino – la Croce Bianca di Ceva ed il Co.Di.Ce. intendono accendere i riflettori su questa e altre situazioni critiche, informando nel dettaglio l’opinione pubblica, alternando, nel contesto della serata, le note della musica dei “Nuovi Solidi” in concerto, l’argomento più serio, tema della serata. Intendo sottolineare e porre in evidenza, che da anni il sindaco di Ceva Alfredo Vizio, è in prima linea nei confronti delle Istituzioni regionali e con i vertici dell’Asl. Grazie al suo impegno, oggi abbiamo ancora l’Ospedale a Ceva. Questo dobbiamo sempre tenerlo presente in quanto Vizio è un sindaco che non vuole apparire, ma lavora lontano dai riflettori per ottenere il bene di tutta la comunità».
IL CO.DI.CE: “LA POLITICA VUOLE ANCORA SALVARE LA SANITÀ LOCALE?”
Davide Prato, presidente Co.Di.Ce.: «Egregio direttore, continuano a circolare voci molto negative sull’Ospedale di Ceva. L’ultima di queste parla di un provvedimento col quale l’Asl Cn 1 avrebbe disposto definitivamente il blocco della gestione delle emergenze a Ceva. In buona sostanza, le sale operatorie del nostro Ospedale funzionerebbero solo dal lunedì al venerdì e solo di giorno, esclusivamente per gli interventi programmati. E’ la cosiddetta “week surgery”, contro la quale ci battiamo da anni. Questo modello organizzativo, che si aggiunge ai tagli ed ai molteplici ridimensionamenti che si sono susseguiti nel tempo, rappresenta un duro colpo per la popolazione delle vallate che guardano all’Ospedale di Ceva come punto di riferimento. La responsabilità di questo vulnus sarà innanzitutto politica. Se questo provvedimento sarà confermato, dovremo sempre ricordare che è stato adottato mentre era in carica la Giunta regionale a guida PD presieduta da Sergio Chiamparino, con Antonio Saitta come assessore alla Sanità. Ed inoltre dovremo anche interrogarci sul ruolo svolto dagli amministratori locali. Sappiamo che alcuni di essi, come Alfredo Vizio, sindaco di Ceva, o Gino Pregliasco, vice sindaco di Saliceto e membro del nostro Comitato, hanno condiviso e sostenuto la nostra causa. Ma gli altri? Chiediamo pubblicamente a tutti i sindaci dei Comuni rientranti nel Distretto sanitario di Ceva di prendere posizione».
IL DIRETTORE GENERALE ASL: “NESSUN TAGLIO, I CEBANI STIANO TRANQUILLI"
Francesco Magni, direttore generale Asl CN1: «Leggo sui giornali locali che il Co.Di.Ce. rispolvera una diatriba su presunti “nuovi tagli” all’Ospedale di Ceva. Voglio assicurare tutti i cittadini che la strada intrapresa dall’Asl va in altra direzione. In merito alla modifica dei turni di reperibilità di sala operatoria nel fine-settimana, non si tratta che della formalizzazione di una situazione di fatto già definita. Anche in relazione all’accorpamento delle attività di pre-ricovero a Mondovì occorre precisare che – in linea con il modello efficacemente sperimentato a Saluzzo e sulla base di indicazioni normative – l’Asl è chiamata a definire una lista unica dei ricoveri. Desidero rassicurare i cittadini di tutto il territorio cebano che gestiremo la riorganizzazione nel loro esclusivo interesse e senza creare alcun disagio. Il Pronto soccorso di Ceva è assolutamente adeguato».