Ceva: ASL e Regione fanno il punto sull’Ospedale

Venerdì scorso l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Antonio Saitta, ha visitato l’Ospedale di Ceva, in occasione della presentazione dei quattro letti di “cure palliative” realizzati, presso il reparto di Medicina generale, diretto dal primario dr. Carlo Muzzulini. C’erano i sindaci di Ormea, Bagnasco, Ceva, Paroldo, Castelnuovo di Ceva e Lesegno. L’occasione è stata poi anche importante per sentire, dal direttore generale dell’Asl Cn1, Francesco Magni, quali sono le decisioni prese, per il futuro dell’Ospedale cebano e quali gli impegni che la Regione Piemonte intende assumersi prossimamente.
Il dr. Magni è intervenuto ribadendo, ancora una volta, come l’Ospedale di Ceva non sia stato in alcun modo declassato, come avvenuto per quello di Cairo M.te in Liguria. Anzi, ha ripetuto come a Ceva si stia investendo per il futuro, e i nuovi quatto letti di cure palliative, attivati nel reparto di Medicina interna, in collaborazione con il dott. Pietro La Ciura direttore di Oncologia-Hospice e responsabile delle Cure palliative di Saluzzo, ne siano un esempio tangibile.
«Questo progetto – ha proseguito il dr. Magni – vuole essere un primo momento di prova e sperimentazione per la presa in carico di persone in fase terminale. Si tratta di un servizio decisamente molto importante, in un territorio montano, in cui la popolazione anziana supera il 30%, con nuclei familiari singoli, in cui l’assistenza domiciliare sovente non può bastare. Per quanto concerne poi il Pronto Soccorso, non c’è nessuna volontà a volerlo chiudere, anzi è intenzione potenziare anche le diagnostiche. Pertanto le voci allarmistiche che sono circolate non hanno alcuna ragione e sono del tutto infondate. Per la Chirurgia viceversa, un primariato non avrebbe senso. Sono fortemente convinto che sarebbe un danno in quanto andremmo a creare una Chirurgia di serie b, con la dequalificazione, nel tempo, dei professionisti, a causa dei pochi interventi. Gli Ospedali devono essere, specie quelli piemontesi, sempre più integrati per garantire, da parte dei professionisti, prestazioni sempre più omogenee. Per le liste d’attesa, poi, siamo pienamente in linea. Esistono solo tre criticità che vedremo di risolvere, a breve. Una di queste riguarda la Cardiologia, l’attesa supera i cento giorni».
Il dr. La Ciura ha evidenziato, invece, come la creazione di questi quattro nuovi letti sia una sperimentazione per evidenziare l’importanza delle cure palliative, mentre il consigliere regionale Paolo Allemanno ha ribadito come vada fatta un’attenta verifica di quanti siano gli interventi chirurgici programmati il lunedì e non quanto si fa nel weekend. L’Ospedale di Ceva resta comunque nella rete.
ARTICOLO COMPLETO su L'Unione Monregalese del 12 ottobre 2016
Nelle foto di Sergio Rizzo, il tavolo dei relatori, la platea degli intervenuti e la visita ai nuovi letti di cure palliative.