Sant’Evasio: cantiere fermo da mesi, interrogazione dei 5 Stelle

Dopo più di sei mesi, qualcuno si è accorto che a Carassone “c’è un problema”. È quello dell’ex chiesa di Sant’Evasio, di cui scrivevamo a febbraio: un cantiere fermo da anni, che per giunta è finito nel limbo delle opere lasciate senza gestore dopo la chiusura del “Marcovaldo”. Ora è arrivata un’interrogazione comunale, firmata da Federico Costamagna, che chiede al sindaco spiegazioni su quel sito.
LEGGI ANCHE: Liquidata "Marcovaldo": la chiesa resta coi restauri da finire
La storia: i restauri
L’antica chiesa di Sant’Evasio è sotto cantiere da oltre 5 anni: è stato rifatto il tetto, ci sono stati lavori alla sacrestia e soprattutto i restauri agli interni che hanno consentito di riportare alla luce antiche pitture preesistenti. La parrocchia l’aveva data in concessione al Comune, per farne una struttura destinata ad attività culturali. Il Comune la passò nelle mani dell’Associazione culturale “Marcovaldo”, che si occupava proprio di questi progetti. Ma le cose andarono a rilento e, infine, si bloccarono del tutto.
L’impasse e la fine di “Marcovaldo”
La “Marcovaldo” (travolta dallo scandalo giudiziario che coinvolse l’allora presidente, Fabrizio Pellegrino) ha definitivamente chiuso i battenti all’inizio dell’anno ed è stata liquidata. Tutto è passato in mano a un nuovo soggetto, la Fondazione Artea (a cui aderiscono la Provincia, la Regione e circa 50 Comuni fra cui anche Mondovì). Da allora, in Sant’Evasio, non si è mosso nulla. Il parroco, mesi fa, lamentava di non avere neppure più in mano le chiavi della chiesa. E parlava di grosse problematiche legate allo stato del cantiere (il telo di plastica che ricopre la facciata potrebbe danneggiare le pitture).
L’interrogazione
«In quali condizioni versa oggi l’ex chiesa? – chiede Federico Costamagna – Quali sono le intenzioni dell’Amministrazione comunale in merito al suo recupero e alla sua valorizzazione? Quali interventi sono stati effettuati fino a oggi? Siamo preoccupati per il futuro di questo bene architettonico di grande valore. Aspettiamo una risposta nel prossimo Consiglio comunale».