L’arte della Techno, ascolto in cuffia o musica da ballo?
Esce per Betulla Records il primo EP dei monregalesi W/him: un lavoro già raffinato e maturo. Ascoltando “See Closing Eyes”, EP d’esordio del duo, tutto viene da pensare fuorché che gli autori di questa gemma abbiano poco più di vent’anni: gli estratti, anche dopo diversi ascolti, non tradiscono neanche un velo dell’acerbità che sarebbe più che scontato giustififi care; se un loro pezzo capitasse in playlist con Kiasmos, Pantha Du Prince e Jon Hopkins, nessuno avrebbe da ridire. See Closing Eyes colpisce innanzitutto per l’impressionante ‘labor limae’ con cui sono confezionati e cesellati i pezzi: nulla è lasciato al caso, ogni campione, ogni suono ha un suo preciso signififi cato, e pur nella ricchezza degli arrangiamenti non si incontrano mai momenti eccessivamente densi. Un lavoro organico, con un ‘fil rouge’ che attraversa diversi paesaggi, puntando ora verso panorami più lisergici (Symmetry, Chemicals), ora verso scenari più incalzanti (Asymmetrical, Minerals), sempre e comunque con un piglio dinamico, in evoluzione, in movimento.
È musica in cui si entra, quella dei W/him (al secolo Lorenzo Donato e Andrea Trona, studenti del Conservatorio di Cuneo), musica viva, di quella che ascoltandola cominci a seguirne il ritmo con il corpo prima di rendertene effettivamente conto. Del progetto abbiamo parlato direttamente con i componenti.
Si percepisce, ascoltando il disco, una cura meticolosa del suono. Quali sono il vostro approccio e la vostra filosofia in questo senso?
In realtà cerchiamo di mescolare elementi più low-fi, campioni pesantemente rielaborati, ad altri di sintesi decisamente hi-fi. Il nostro obiettivo è un’idea di suono personale e riconoscibile, fermo restando che su ogni pezzo ci piace sperimentare sfumature diverse e renderli a loro modo particolari. Per quanto riguarda l’approccio compositivo dipende: a volte partiamo dal suono per sviluppare la traccia, a volte da un’idea melodica attorno alla quale sviluppiamo il suono.
Quali sono i vostri artisti di riferimento, quelli a cui vi ispirate, e i vostri preferiti?
Non abbiamo punti di riferimento in senso stretto, tendiamo ad ascoltare musica dei generi più disparati, dalla quale spesso traiamo ispirazione, provando a tradurre le diverse atmosfere in elettronica. Poi, chiaro, ci sono artisti che ci inflfl uenzano, Jon Hopkins, Four Tet, Simian Mobile Disco, Thom Yorke, Burial, ma i nostri ascolti spaziano dalla musica classica alla musica acusmatica, passando per l’universo pop-rock: pensiamo che si possano attingere spunti interessanti un po’ da tutta la musica.
Che progetti avete per l’immediato futuro?
Ora vogliamo suonare dal vivo, portare in giro il nostro live-set, ma a breve torneremo in studio per ricominciare a comporre.
Nessuna tregua dunque, e per chi avesse voglia di ballare con i W/him, l’appuntamento è sabato 8 aprile al
Avete letto articolo e intervista, ma adesso andatevi ad ascoltare il disco See Closing Eyes perché ne vale veramente la pena!