Elezioni: parlano i tre “sconfitti”
Tarolli: «Mi assumo il peso della sconfitta»
«Il voto va sempre accettato e rispettato. I dati parlano chiaro: la nostra avventura finisce qui. Assumo interamente sulle mie spalle il peso, politico e personale, di questa sconfitta. Mondovì ha deciso di non accettare la proposta, di sostanza e di stile di governo, che voleva un radicale cambiamento. Ci tengo, in tutti i casi, a ringraziare la squadra che ha condiviso con me questa avventura, contribuito alla stesura di un programma che ritengo innovativo e progredito, incontrato tanti Monregalesi con cui è nato uno scambio di idee e contributi. Ho già chiamato l’avvocato Adriano per congratularmi dell’importante risultato ottenuto. Farò altrettanto domattina con la professoressa Garello. Il futuro di Mondovì è adesso nelle loro mani».
Bessone: «La politica non esiste più: conta solo produrre numeri
«Il risultato è stato assolutamente negativo. E giustamente me ne assumo la responsabilità per quanto di mia competenza. Comunque, 749 persone sono andate al seggio ed hanno scelto il Movimento5stelle e li ringrazio. Sotto il Belvedere la politica come la si è sempre intesa (confronto sui programmi) ormai non esiste più. Conta solo fare “produzione”, fare “numeri” come se dietro il voto di un cittadino non ci fossero migliaia di esigenze e necessità. Fare tante liste è legittimo? Certo È corretto? Sicuramente no. A questo punto però le recriminazioni non servono a nulla, i cittadini han fatto le loro scelte; prendiamo semplicemente atto che indipendentemente dall’esito del ballottaggio, i monregalesi hanno voluto la continuità. Noi del M5S continueremo a fare le nostre battaglie come abbiamo sempre fatto».
Daniela Oggerino: «Da oggi al lavoro per ridare dignità alla politica»
«Voglio ringraziare le tante persone che ci hanno dato fiducia e ci daranno forza nel continuare a lavorare per questa città, in questa città. Continuiamo a essere convinti che la partecipazione, l’interesse dei cittadini tutti alla casa comune sia l'unica strada per ridare dignità alla parola politica. E per questo obiettivo, per far sì che il nostro programma, “così poco elettorale”, sia compreso di più, ci impegniamo a lavorare fin da oggi».