Paolo Adriano fa un paragone calcistico: «È finito il primo tempo della partita, e ora siamo al secondo». Non è piuttosto come una partita di ritorno? «No – risponde –, perché si parte con la palla al centro ma non dallo 0-0. Il risultato del primo turno conta, anche se ovviamente non basta a vincere».
Il commento: «Sono soddisfatto, l’obiettivo era andare al ballottaggio ed il risultato è decisamente superiore alle aspettative. Abbiamo condotto una campagna in positivo, basandoci solo sulle nostre idee e sui nostri progetti, senza mai attaccare gli avversari e questo approccio è stato premiato. Ringrazio di cuore tutti i cittadini che mi hanno votato e tutti i candidati ed i collaboratori che hanno creduto nel progetto. Dovremo impegnarci ancor più nelle prossime due settimane per ottenere l’auspicato successo finale. Cercheremo di farlo mantenendo il nostro stile, con la forza del programma per il rilancio di Mondovì».
Cosa ha determinato il risultato del primo turno? «Ha pagato la nostra formula. Una cosa nuova, una coalizione civica che ha saputo superare la sfiducia degli elettori nei partiti. Chi pensa sia solo una questione di grossa coalizione, della serie “hai tante liste e prendi tanti voti”, sbaglia di grosso. La vera novità è stata nel metodo: siamo partiti dai gruppi di lavoro, dal coinvolgimento delle persone, dalle idee. Lo dimostra la mia lista di appoggio. Era una lista fatta di persone totalmente estranee alla politica, come me: poteva essere un flop, invece ha fatto un grande risultato grazie a persone di altissima competenza. Non erano “volti noti” messi in lista per acchiappare preferenze, eppure questa singola lista ha fatto più voti che il Movimento 5 Stelle». Il ballottaggio è un voto al sindaco: cosa farà Adriano per conquistarsi la vittoria nei prossimi 15 giorni? «Dobbiamo ancora definirlo. Sicuramente il lavoro sul territorio, gli incontri con la gente hanno la loro importanza e ripartiremo da lì».
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