Tarolli: «Al ballottaggio nessun apparentamento né accordi»
Stefano Tarolli, candidato sindaco del centrosinistra e "terzo classificato" al primo turno, conferma in pieno quanto anticipato nell'intervista a L'Unione Monregalese e stigmatizza le ultime esternazioni della Lega Nord.
«Ad una settimana di distanza dal voto ci tengo a ringraziare di cuore le 2.383 persone che hanno deciso di darmi fiducia, compresi i 406 concittadini che hanno espresso un voto ‘secco’ su di me. C’è ancora molto rammarico per il fatto che la nostra proposta di cambiamento radicale, pur apprezzata a parole, non abbia saputo ottenere il consenso necessario per portarci al secondo turno di voto. In prima battuta, per una mia particolare sensibilità alle questioni che attengono ai diritti civili ed alla dignità della persona umana, ritengo doveroso prendere fermamente le distanze da quanto pubblicato sui social network dall’assessore Guido Tealdi, a firma della Lega Nord Mondovì. Le inaccettabili affermazioni sul concetto di ius soli e sulla gestione del fenomeno dei profughi hanno sancito, ancora una volta, l’incolmabile abisso culturale e l’inconciliabilità di posizioni, non solo politiche, che mi dividono dalla Lega Nord. Purtroppo, sono ‘ferite culturali’ per la Città che sopravviveranno anche alle elezioni. Premesso quanto sopra in punto di principio, non mi resta che ribadire chiaramente quanto ho espresso, giorno per giorno, nella lunga campagna elettorale.
Ho sempre cercato di orientare il mio percorso politico su basi di coerenza e linearità di pensiero. Quindi non posso che confermare – come già espresso chiaramente agli organi di informazione e, pubblicamente, durante il confronto fra i Candidati a Sindaco – che in questi giorni non ho né ricercato né accettato apparentamenti o accordi informali con le due coalizioni giunte al ballottaggio: la nostra era una proposta, chiara e netta, di cambiamento per la Città, diversa ed alternativa alle posizioni dei due Candidati ancora in corsa, l’avv. Adriano e la prof.ssa Garello.
Mi rammarica, tra il resto, vedere come nella prima settimana della seconda fase di campagna i Candidati a Sindaco si siano concentrati più su questioni politiche nazionali e sulle vicende interne al Partito Democratico che sui reali problemi della Città. Anche sulla possibile composizione delle due giunte tutto tace. Ma, quindi, il cambiamento di entrambi gli attuali schieramenti rispetto al passato qual è? In conclusione, ringrazio profondamente tutte le persone che, a vario titolo, mi hanno accompagnato in questa avventura: Michela, mia madre e mio fratello, i miei familiari ed i miei amici, i 48 candidati al Consiglio Comunale, i miei collaboratori. Il loro sincero, ed incondizionato, sostegno rappresenta un grande motivo di gioia in questo momento di sconfitta.
La nostra Città non mi ha scelto ed io rispetto il risultato. Ma la speranza che, prima o poi, il vento possa cambiare davvero anche a Mondovì non muore certo con queste elezioni. Un grazie di cuore ancora a tutti».