Cocktail di cultura pop con retrogusto di fumetto: Cuneo Comics giunge al capitolo due.
La seconda annata del festival cuneese dedicato al fumetto si rivela indubbiamente un buon successo di pubblico grazie alla vastità e varietà dell'offerta dell'evento. Come annunciato (vedi qui) la kermesse cuneese vede un mix di presenze che coprono tutti gli aspetti della cultura pop. Le numerose associazioni ludiche del cuneese si ritrovano per presentare al pubblico nuovi giochi da tavolo e di ruolo; un'area freeplay serve gli appassionati del videogame - con un meritorio spazio dedicato al retrogaming, in grado di incuriosire anche i giovanissimi.
Il comparto Games è quindi ben servito; per quanto riguarda il fumetto, a farla da padrone - almeno come colpo d'occhio - sono i cosplayer, crasi di "costume player", i quali si mascherano seguendo i loro eroi preferiti, dal fumetto, dal cartone animato ma anche da altri prodotti dell'immaginario collettivo. La parte da leone la fanno i manga, mentre gli eroi che vengono dall'immaginario americano sembrano comunque più ispirati alla resa filmica (il cinema di supereroi, come è arcinoto, ha avuto un'impennata da più di un decennio a questa parte) che non all'originale fumettistico. Si tratta comunque di una caratteristica di tutte le fiere del fumetto di medie dimensioni, che seguono il gusto di un pubblico più vasto, attratto dall'indubbio spettacolo offerto dagli interpreti (non a caso, i cosplayer possono entrare gratuitamente in questa fiera - come di solito anche nelle altre a pagamento). Anche gli eventi collegati di maggior interesse afferiscono forse più al "contorno" del fumetto che al fumetto puro e semplice, con autori come i Gem Boy, che sulla parodia delle sigle dei cartoni animati ci hanno costruito una carriera, e gli Youtuber, fenomeno in costante crescita nel mondo del videogame e del fumetto.
Una coloratissima folla multicolore che ha sfilato sul palco di domenica, interpretando i propri beniamini, ma si è anche mescolata al pubblico in giro tra gli stand, creando quell'effetto di straniamento tipico di queste convention, in grado di tuffarci per qualche ora in un mondo in cui supereroi (e supercattivi) esistono e lottano assieme a noi. Non sono mancati comunque nemmeno i fumetti e i fumettisti, naturalmente, e anche incontri e workshop dove confrontarsi con loro; tra di essi, anche il nostro Tinoshi Kitazawa, presente allo stand della Manfont, un'interessante editrice del comics indipendente, un autore disney del calibro di Giorgio Salati (qui per presentare il suo ultimo lavoro, "Brina"), Elena Mirulla - con Cronaca di Topolinia - e molti altri.
Interessante, a tale proposito, anche la mostra organizzata nel vicino Palazzo Samone, storica sede di mostra cuneesi (che ospitava anche una interessante esposizione fotografica, slegata dall'evento fumettistico). Proprio Elena Mirulla ne era ospite, con una mostra dei suoi divertenti cartoon vagamente softcore, che parodizzano fiabe famose ed eroi del fumetto. Nelle sale a fianco, due nomi del fumetto cuneese, il famoso cartoonist Danilo Paparelli (di cui erano esposte le caricature dedicate ai grandi personaggi del Risorgimento, tra cui anche il nostro Giolitti monregalese), e il giovane Luca Gagliasso. Forse potrebbe essere da studiare un maggior raccordo tra i due spazi della mostra, magari indicando e segnando in qualche modo il percorso.
Insomma, una bella occasione di festa nel segno del fumetto e della cultura pop, tra Dottor Who e Star Wars, Pirati dei Caraibi ed Harry Potter, sul modello di quelle sorte ormai un po' in tutti i capoluoghi italiani. Il punto potrebbe forse essere quello di trovare una maggiore identità a questo evento, che per ora non si distingue da un modello comunque di successo replicato proprio per questo in ogni dove. Vedremo il prossimo anno se si riuscirà in qualche modo a coniugare successo pop e approfondimento culturale, radici locali e novità globali; oppure, giustamente, si valuterà che "formula vincente non si cambia".