Palestra delle Medie a Peveragno: ci sono fratture gravi nelle travi

Ci sono fessurazioni e crepe sul solaio vicino alla fila di pilastri lungo il muro est, ma soprattutto ci sono le fratture che interessano quasi tutte le travi di sostegno. Il danno nella palestra delle medie, chiusa in fretta e furia a fine agosto, c’è; il pericolo non è grande ma è reale. Il sopralluogo dello studio Ferrari e Giraudo di Cuneo, presentato dal sindaco Paolo Renaudi al termine del consiglio comunale di giovedì scorso, non lascia adito a dubbi. Il problema probabilmente è stato originato da una difformità di costruzione rispetto a quanto previsto nel progetto. Sulle travi che sostengono il tetto si scarica più peso di quanto era previsto originariamente e questo, unito a fenomeni di piccola sismicità, alle abbondanti nevicate degli ultimi anni e alle sollecitazioni a cui possono essere esposte le strutture, ha portato alle rotture. I tronconi sono scivolati verso il basso di 3 centimetri e, con nuove sollecitazioni, c’è il rischio che la soletta si apra come una botola e crolli. In prima battuta sicuramente il soffitto sarà puntellato, per impedire la caduta della struttura. Poi si deciderà il da farsi, tra le opzioni possibili. Demolire la soletta per ricostruirla con un materiale più leggero? Demolire l’intera palestra? Si faranno le necessarie valutazioni per prendere una decisione. Nel frattempo il comune si sta già muovendo per reperire i fondi necessari, cercando finanziamenti pubblici o l’appoggio di una fondazione bancaria. Per ora le lezioni di educazione fisica si svolgono nelle strutture del Miclet e provvisoriamente le attività del centro anziani (sottostante la palestra) sono state spostate nell’area mercatale. Al termine della relazione del sindaco Carlo Toselli ed Enzo Tassone della minoranza hanno chiesto di poter svolgere loro stessi un sopralluogo esplorativo, per verificare di persona lo stato del sottotetto e i danni. Toselli ha espresso dubbi personali sull’esito dell’accertamento: a suo avviso le conclusioni tratte dai professionisti sarebbero eccessivamente allarmistiche.