IL DISCO DELL’ANNO di CULTURECLUB51: Il contest premia Brunori SAS
Il contest di quest’anno che mandava i dischi in gara era un po’ diverso: la redazione di CULTURECLUB51 ha fatto la cernita, abbiamo selezionato 150 album (100 stranieri e 50 italiani) tra gli 800 e più album che sono stati prodotti e/o distribuiti quest’anno sul suolo italiano. Difficile scegliere, inquadrare quelli che per una ragione o per l’altra trovassero il maggior consenso da parte di chi segue la nostra rubrica.
Restano però i voti e il centinaio di persone che anche quest’anno hanno risposto al contest (si potevano identificare tutti gli album che per una ragione o per l’altra erano piaciuti, e quello che avrebbe ottenuto più consensi avrebbe vinto la palma del migliore). Come tutti gli anni ci sono album che riescono a mettere più o meno tutti d’accordo, e quest’anno è capitato a Dario Brunori, che sia la scelta più o meno obbligata, ma sicuramente cercata, di fare un disco che non poteva che aprirgli le porte del pop italiano.
Sugli altri due lati del podio due album molto diversi, ma che raccontano entrambi un mondo in divenire: il rock non è più quello di un tempo, vive un momento cupo e si rispecchia a pieno nei toni e nei chiaroscuri del disco de The National; sul versante opposto uno dei nuovi esponenti di quella “new thing” italiana che parte dal rap, ma che non sta necessariamente e unicamente incastonata all’interno del genere, Willie Peyote di questi è sicuramente un degno rappresentante e soprattutto recupera quella centralità sabauda di cui ci si chiedeva se si vivesse ancora o meno di rendita.
Di poco sotto il podio il pop intriso di folk e elettronica degli Alt-J, gli Arcade Fire e i Baustelle. Kendrick Lamar è il primo rapper che raccoglie consensi, insieme agli italici Caparezza e Fabri Fibra, primi nomi mainstream. Altro elemento interessante viene fuori da chi non ha ritenuto dare manco un voto a due dischi, molto osannati, i romani Carl Brave X Franco 126 e l’americano JayZ.
Gli Album "a podio"
BRUNORI Sas. A Casa Tutto Bene è il disco con cui il cantautore cosentino ha sbancato ed è entrato di diritto nel pop italiano
https://www.youtube.com/watch?v=O5UejY-iGRc
The NATIONAL. Sleep Well, Beast! Un disco che forse non raggiungerà le vette del precedente, ma pur sempre il gran disco di una gran bella band
https://www.youtube.com/watch?v=GwZvip416NU
WILLIE PEYOTE. E' considerato uno dei nuovi volti del rap italiano, anche se per lui il termine rapper è forse già un po' troppo riduttivo
https://www.youtube.com/watch?v=DGtrQ1pke2o
Oltre al centinaio di persone che hanno partecipato al contest per determinare il disco dell’anno in 25 tra amici musicisti, giornalisti, addetti ai lavori, hanno risposto alla nostra chiamata. E tra i partecipanti non un titolo uguale all’altro: un curioso esperimento per aprirsi agli ascolti.
Quali considerazioni si possono fare? Entra “in nomination” uno degli album più osannati dalla critica, ossia quello del venezuelano Arca. Nomi noti sono quelli di Roger Waters (ex Pink Floyd) o dei Rancid (band cult nel punk) o ancora degli italiani Baustelle, Caparezza e Ghali. Interessanti gli ascolti, maturati grazie a questa iniziativa, dell’elettronica di Zola Blood, di King Krule (che non viene menzionato, ma che merita l’ascolto) e della
“figlia d’arte” Charlotte Gainsbourg o dell'altra donna "in classifica", Lana Del Rey. Nella musica italiana a Umberto Maria Giardini e Vasco Brondi, e l’indie de Il Management del Dolore Post Operatorio.
Qualche altro ascolto, legato alle considerazioni avanzate poc'anzi.
ARCA, Arca. Osannato dalla critica come uno dei migliori dischi del 2017. Consigliato dal chitarrista dei Nowhere, Simone Milano
https://www.youtube.com/watch?v=t1QSgdMPI5g
ROGER WATERS, Is This the Life We Really Want?. L'ex Pink Floyd è tornato agli antichi fasti e alle antiche abitudini. Uno dei consigli di Antonio Costamagna delle Cantine Bonaparte
https://www.youtube.com/watch?v=R-Lrmd8YhgA
RANCID, Trouble Maker. Una delle band più longeve del punk. Consigliato da Marco "Giro" Giraudo dei Quarantena
https://www.youtube.com/watch?v=PkeApEWU8Pw
BAUSTELLE, L'Amore e La Violenza. Non saranno forse più i fasti dell'epoca di Charlie Fa Surf, ma anche con questo album i Baustelle si confermano una della band italiane più amate degli ultimi 10 anni. Consiglio di Michele Piovano, batterista dei Litio
https://www.youtube.com/watch?v=wBUpxPakteU
CAPAREZZA, Prisoner 709. E' oramai diventato uno dei personaggi di riferimento del pop italiano. Consiglio di Marlen Pizzo, voce di RDS Radio Dimensione Suono
https://www.youtube.com/watch?v=jbxRWdnGsr8
GHALI, Album. Uno degli artisti e degli album rap più freschi del 2017. Consiglio di Elisa Stucchi, di Macramé - Trame Comunicative
https://www.youtube.com/watch?v=TZx9NcpMfE0
ZOLA BLOOD, Infinte Games. Quello di Zola Blood è uno degli album migliori, delicato, sofisticato e accessibile, dell'elettronica di questo 2017. Consiglio di Marco "Marchino" Maccagno, del Bistrò Cafè
https://www.youtube.com/watch?v=dLv82wSk7zg&t=56s
CHARLOTTE GAINSBOURG, The Rest. La musica francese non poteva trovare migliore figlia d'arte a farle da musa. Consiglio di Silvio Salvo della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo
https://www.youtube.com/watch?v=K8tPogWPpTQ
LANA DEL REY, Lust For live. Una delle cantanti più amate/discusse del panorama musicale americano. Consiglio del poeta Jacopo Ramonda
https://www.youtube.com/watch?v=3-NTv0CdFCk
UMBERTO MARIA GIARDINI, Futuro proximo. Alla soglia dei 50 anni Giardini continua a non sbagliare un colpo. Consigliato dal cantautore torinese Davide Tosches
https://www.youtube.com/watch?v=a4zxZdW5rYU
Vasco Brondi/LE LUCI DELLA CENTRALE ELETTRICA, Terra. Brondi è un personaggio e artista che andrebbe studiato, e ascoltato con grande attenzione, mai scontato. Consiglio di Niccolò Maffei di Libellula Records e cantante dei Med In Itali
https://www.youtube.com/watch?v=7syFWzAH4Bc
IL MANAGEMENT DEL DOLORE POST OPERATORIO, Un Incubo Stupendo. Secondo singolo e title track del disco targato 2017, un indie che continua ad essere mai scontato. Consiglio di Egle Taccia, di Nonsense Magazine.
https://www.youtube.com/watch?v=gzssgDC4Lqk
KING KRULE, The Ooz. Considerato uno dei dischi dell'anno da numerose riviste di settore, quello di King Krule non può più essere considerato un fenomeno della musica inglese, e anche se non trova menzioni, forse un accenno lo vale.