Rota-Morricone, la coppia d’oro del cinema interpretata da un poker d’assi
Cosa sarebbero i film di Sergio Leone senza il commento sonoro di Ennio Morricone? Le pellicole di Federico Fellini senza i temi di Nino Rota? Sicuramente qualcosa di molto diverso: il valore della musica nel cinema può essere davvero decisivo nel dare un’identità alla pellicola. Alcune pagine della musica applicata alla settima arte negli anni hanno vissuto letteralmente di vita propria, diventando dei brani celebri anche nelle sale da concerto e nella discografia. Del resto lo stesso Ennio Morricone, forse il compositore italiano vivente più popolare, ha sempre dichiarato che, quando mette mano alla soundtrack di qualche produzione, cerca sempre di fare un lavoro che sia in grado di stare in piedi da solo, anche senza la presenza dell’immagine. Normalmente la musica per il cinema richiede orchestre molto ampie: nella chiesa di Santo Stefano a Mondovì, sabato 24 marzo, alle 17.30, alcuni virtuosi affronteranno la sfida di riproporre alcuni tra i brani più celebri di questo genere di musica applicata (che, dopo due secoli, può vantare compositori che hanno un posto di rilievo nella storia della musica, come Camille Saint Saens, George Gershwin, Leonard Bernstein) con soli quattro strumenti: flauto, fagotto, batteria, contrabbasso. Giuseppe Nova, Rino Vernizzi, Giorgio Boffa, Lorenzo Arese sono i protagonisti del concerto, un quartetto di musicisti davvero formidabile: Giuseppe Nova è uno dei flautisti italiani più rappresentativi della sua generazione, ha raccolto le lodi delle testate internazionali, tra cui il Washington Post e il Nurtinger Zeitung. Vernizzi è stato primo fagotto nelle più importanti orchestre italiane ed ha collaborato con direttori come Sinopoli, Giulini, Masur, Oren Gatti. Giorgio Boffa è uno strumentista molto eclettico, dopo aver cominciato con l’organo si è dedicato al contrabbasso, approfondendo il linguaggio del Jazz, ed ha all’attivo collaborazioni con grandi artisti a livello nazionale. Infine Lorenzo Arese spazia tra i generi musicali più diversi, ed ha collaborato in tour e registrazioni con artisti di grande prestigio. Curiosamente il concerto ripartirà da dove si era concluso l’ultimo appuntamento musicale con il fagotto di Andrea Corsi e il piano di Elisabetta Piras: da Nino Rota, di cui l’ensemble riproporrà alcuni temi, tratti dai film di Federico Fellini “I Clowns”, “Amarcord”, “La Dolce Vita” e “8 ½” (in particolare il valzer “E Poi”, il Galop di Carlotta e la celebre passerella finale) e dal capolavoro di Coppola “Il Padrino” (ovviamente si tratta dell’iconico “Love theme”). La seconda parte del concerto è dedicata a Ennio Morricone: si ripercorreranno le pagine scritte dal compositore romano per i film “Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto”, “C’era una volta il West” (in particolare “Addio a Cheyenne” e il tema principale), “Giù la testa”, “Sacco e Vanzetti” (la canzone “Here’s to you”), “Per un pugno di dollari”, “Per qualche dollaro in più”, “C’era una volta in America” (“Childhood memories”).