Mondovì, gli ambulanti in allarme: «Qua non viene più nessuno, accorpate o saranno danni»
Il mercato di Mondovì torna a far discutere e dibattere. Solo che questa volta siamo davvero vicini al “muro-contro-muro”. Da una parte ci sono gli ambulanti, in particolare quelli di piazza Ferrero, che chiedono fortemente che il Comune intervenga per evitare lo svuotamento totale. E dall’altra c’è il Comune, che ha sì idea di riorganizzare il mercato… ma in tutt’altra visione rispetto a quella auspicata dai mercatali.
Il progetto abbandonato
Il tema non è inedito, “L’Unione” ne parlava appena un mese fa. Ma gli strascichi sono roba vecchia. L’anno scorso, proprio poco prima delle elezioni, venne alla luce il progetto della Giunta uscente di unificare il mercato cittadino accorpandolo in piazza Ellero. Ovvero, la zona dove oggi sono collocati la stragrande maggioranza dei banchi. Un progetto poi messo da parte, anche a causa di un esposto avanzato da un sindacalista di categoria, Carlo Cerrina della GOIA-Ugl. In realtà, quel progetto andava benissimo a tanti altri, in particolare a chi ha la bancarella fissa. Ma, soprattutto, era ciò in cui speravano i mercatali di piazza Ferrero, l’area degli ex-mattatoi: “ultima appendice” del mercato del sabato. Dove i banchi fissi, tolti gli alimentari, ormai sono appena una decina e soffrono una situazione che, nelle loro parole, sembra quasi un’emarginazione.
«Una situazione di degrado»
Così, quasi allarmati, oggi sono passati alla parola scritta: «Denunciamo il grave stato di degrado ed abbandono in cui versa il mercato cittadino del sabato – dicono, in una lettera che hanno depositato sabato in Comune –, in particolar modo l’area di piazza Ferrero e non solo. A seguito della crisi economica, molti posteggi dell’area mercatale non sono più occupati in modo permanente dai titolari. Neppure il meccanismo della “spunta” riesce ormai a riempire tutti i posti che si sono resi vacanti con il risultato che il mercato si svolge in un’area semi deserta». Le foto lo dimostrano. «Tale situazione ha determinato un netto calo dell’afflusso dei visitatori – continuano – ed una conseguente diminuzione delle vendite, tanto da rendere oramai non più economicamente sostenibile la prosecuzione da parte di noi operatori commerciali. Malgrado ciò, noi ambulanti corrispondiamo al Comune ogni anno uno dei plateatici più elevati della provincia di Cuneo. Abbiamo denunciato più volte tale situazione, senza avere avuto concreto riscontro da parte dell’Amministrazione comunale, del tutto indifferente alle nostre problematiche. Da tempo è presente un progetto di accorpamento del mercato, teoricamente attuabile, approvato dalla precedente Amministrazione, ma oggi tale progetto è accantonato senza specificate motivazioni. Siamo a conoscenza della rinnovata proposta di spostamento del mercato nelle vie del centro storico, per noi totalmente inattuabile, sia per l’urbanistica della città, sia per la logistica: la dimensione delle vie e piazze del centro storico non permetterebbe il posizionamento completo di banchi e furgoni. Rinnoviamo la richiesta che in tempi brevi venga attuato l’accorpamento del mercato».