ToDays, siamo la musica che ascoltiamo
La musica è metro della nostra società e delle tendenze giovanili. Quando l'estate giunge al suo epilogo si cominciano a tirare le somme della stagione, spesso con il sottofondo del tormentone che ci ha accompagnato negli ultimi giorni di lavoro, durante il nostro viaggio, sotto l'ombrellone o dalla radio del chioschetto di gelati dietro alla nostra testa. La musica ci intrattiene, ma la musica – spesso ce ne dimentichiamo – è anche una forma d'arte, è il metronomo della contemporaneità. In Valle questo tempo sarà scandito al ritmo incessante dello scorrere dei “cinghiali”: al Forte Albertino infatti torna la tredicesima edizione del famoso festival “come Woodstock, ma si mangia meglio” con Zen Circus, Rkomi, Boosta, Galeffi e tanti altri. In città invece, dove la percezione di futuro è maggiore, dove alla lentezza si sostituisce la velocità, ritorna la contemporaneità del ToDays Festival che per la quarta edizione porta nell'area di Barriera di Milano propone un festival di respiro decisamente internazionale, come si trovano sovente in Europa, tra i più importanti in Italia e fiore all’occhiello della nutritissima programmazione sabauda. Quest’anno il direttore artistico Gianluca Gozzi si è superato con una lineup da brividi che vede coesistere in cartellone contemporaneo e passato, indie, prog ed elettronica di varie fogge.
Dalla psichedelia dei King Gizzard and the Lizard Wizard al raffinato ma senza fronzoli indie-rock dei The War On Drugs, dai monumenti del post-rock Mogwai (ultimo ingresso in scaletta dopo l’inattesa – e spiacevolissima – defezione dell'ultima ora dei My Bloody Valentine) agli Echo & the Bunnymen dell’indimenticabile Ian McCulloch, passando per Mount Kimbie, Editors e Ariel Pink. A questi nomi di caratura mondiale si aggiunge il meglio che la prolifica scena nazionale sta offrendo da inizio anno a questa parte, con i live tra gli altri di Coma Cose, Cosmo, Generic Animal, Colapesce e Myss Keta.
Rimandiamo al sito ufficiale della kermesse (www.todaysfestival.com) per un focus più approfondito su tutti i concerti, dj set e workshop che avranno luogo da venerdì a domenica tra lo sPAZIO211, l’ex fabbrica Incet, la galleria d’arte Gagliardi e Domke, il Parco Peccei e il Plartwo, per quell'idea sviluppata dagli esordi del festival di voler essere non solo un'occasione di intrattenimento, ma un motivo per dare ad un'intera area come quella di Barriera di Milano l'occasione per essere palco per la cultura.
Il tempo incalza, si può dire che un festival come ToDays mostri non solo quello che va per la maggiore, ma che dia risalto anche alla nicchia; probabilmente, spesso accade, le rassegne riescono ad intercettare meglio i gusti di quello “piace” ai più, ma un festival, proprio per la sua connotazione, è – aggiungiamo, deve essere – un evento che offra qualcosa in più, che mette “in mostra” (pensiamo alla prossima del Cinema a Venezia) ciò che accade in un determinato periodo storico, senza ammiccare al pubblico, ma conducendolo ad approfondire ed a incuriosirsi. Ed anche quest'anno nel mese di agosto una vetrina per parlare del “today” in Piemonte l'abbiamo e si estenderà anche fino a Langhe, Roero e Monferrato nella coda conclusiva dell'Attraverso.