fbpx
Skip to main content
domenica 10 Novembre 2024     Accedi

Elizabeth Aro: scolpire con ago e filo

Al filatoio di Caraglio fino al 6 gennaio la mostra dedicata all’artista argentina, di fama internazionale “Le fil du monde – Migrazioni e identità nell’opera di Elizabeth Aro” curata da Elena Inchingolo e Paola Stroppiana

Paolo Roggero

Scolpire è essenzialmente domare materiale. Scavare per estrarre la forma, modellare per piegarlo al proprio progetto, lavorare per far emergere la figura. Lo si può fare con il legno, con la pietra, con il metallo, con le resine sintetiche, con sostanze industriali. Lo si può fare potenzialmente con qualsiasi cosa: stupisce però, parlare di una scultura di tessuto. Al tessuto si associa molto più facilmente l’arte figurativa, il disegno, l’arazzo. Una scelta insolita, eppure perfettamente plausibile quella di Elizabeth Aro, che sceglie di lavorare sul filo come materiale e non come supporto. L’artista, di origine argentina, ha nel suo curriculum una lunga serie di esposizioni in ambito internazionale. Il suo percorso l’ha portata da Buenos Aires in Spagna e infine in Italia: è una donna in cui convivono culture diverse, che la portano ad una continua oscillazione tra queste. Nel percorso espositivo “Le fil du monde. Migrazioni e identità nell’opera di Elizabeth Aro" curato da Elena Inchingolo e Paola Stroppiana, questo concetto è centrale: il percorso espositivo lo richiama continuamente, ad esempio nell’opera “Ulivi” in cui compaiono due alberi a grandezza naturale, in broccato di cotone e velluto, bianco e nero. Due opposti a confronto. Sofferenza ed energia sono protagoniste dell’opera “Santa Sangre” che richiama al martirio. In “Mundo”, un globo di tre metri di diametro realizzato in feltro bianco naturale, la Aro riassume il sogno di un pianeta accogliente, casa di tutti. I continenti scivolano lentamente verso il sud del mondo, il luogo generalmente considerato più povero, ma soprattutto più altro, difficile da comprendere e raggiungere. È un mondo in continuo cambiamento, con nuovi tracciati creati da flussi migratori e geografie in continuo cambiamento.

La mostra comprende anche un ciclo di fotografie, che raffigurano persone di paesi diversi, con le loro gestualità, i loro tratti, la loro umanità. Le sale della mostra ospitano diverse suggestive installazioni, come “Red Net”, in cui lunghe corde di velluto rosso pendono dal soffitto, intrecciate in una rete, che racconta la rete che costituisce la nostra confort zone, un intreccio di legami linguistici, familiari, d’amicizia. Una rete che spesso si ha paura ad allargare o a tendere in altre direzioni.

In “Ala di seta” una grande ala bianca di seta è appoggiata su una tavola di legno, mentre “All fires the fire” rappresenta una cascata di fiammelle, che richiamano alla fioritura della vita della passione e del movimento.

Il “libro dell’architetto” è un volume di tessuto, con fogli su cui è ricamata la pianta di una casa. L’arte del tessere, attività lenta e paziente, è un buon mezzo per esprimere il progetto di una casa, dell’immaginare e costruire il luogo in cui si vuole vivere. Infine, un “filo spinato” racconta l’oppressione, e lo fa con il velluto, il materiale che meno di tutti richiama questo concetto. La creazione di un filo spinato di velluto, morbido e avvolgente, è uno dei simboli più forti dell’intera esposizione, un ossimoro carico di significati, che riassume il senso di tutta la ricerca di Elizabeth Aru.

La mostra rientra nelle azioni del progetto europeo di cooperazione transfrontaliera MigrACTION, che si propone di valorizzare l’itinerario che unisce le valli Stura e Ubaye, un tempo percorso dai valligiani piemontesi che emigravano verso la Francia. Il Filatoio di Caraglio ne è uno dei luoghi simbolici e significativi per il valore storico e della memoria e per il ruolo di propulsore della cultura contemporanea nell’area alpina tra basso Piemonte e Alta Provenza.

La mostra è promossa dalla Fondazione Filatoio Rosso in collaborazione con il Comune di Caraglio e Fondazione Artea e realizzata con il contributo dell’Unione Europea – Programma Interreg V-A Italia-Francia ALCOTRA 2014-2020 e si avvale del patrocinio del Museo Regionale dell’Emigrazione dei Piemontesi nel mondo.

Le attività del Filatoio sono realizzate con il sostegno della Compagnia di San Paolo ed in collaborazione con il Comune di Caraglio e la Fondazione Artea.

In contemporanea a "Le fil du monde. Migrazioni e identità nell’opera di Elizabeth Aro", il Filatoio di Caraglio ospita la mostra "MigrACTION attraverso l'occhio dei bambini", frutto del lavoro degli alunni delle classi quinte dell'Istituto Comprensivo Riberi di Caraglio. L'obiettivo del laboratorio, condotto e ideato dal regista Beppe Rosso e dallo scenografo Lucio Diana della compagnia torinese ACTI Teatri Indipendenti, è stato di ascoltare e dar la voce alle nuove generazioni sui fenomeni migratori del passato e del presente che hanno coinvolto la comunità di Caraglio.

La mostra presenta due videoinstallazioni che ripropongono, idealmente, uno sguardo sulle migrazioni da parte dei bambini. La prima, in una dimensione più evocativa ed immersiva, regala suggestioni sonore legate alla migrazione: parole, suoni, rumori, canti emergono da un cerchio di sale, materiale scelto come emblema delle strade percorse da viandanti, persone che migravano in cerca di una vita migliore. La seconda, invece, è un muro “parlante” che si popola di occhi, volti, bocche, mani e dà voce alla visione dei bambini sui temi della migrazione di ieri e di oggi.

La mostra prosegue all'esterno, dove nel secondo cortile del Filatoio Rosso sono allestiti 24 stendardi con i volti dei bambini che hanno partecipato al progetto.


Condividi:


Articoli correlati

Prima pagina Monregalese

Prima pagina Ceva / Val Bormida

Visit Mondovì

Attività

Oasi di Crava Morozzo, le meraviglie

Oasi di Crava Morozzo: una piccola oasi di pace, con un grande stagno, una ricca vegetazione e una ricchissima fauna. Si tratta della prima Oasi Lipu,...
Arte e Cultura

Mondovì, La “fune” che sale e scende

Il viaggio tra la parte bassa e la città alta La Funicolare che a Mondovì collega Breo a Piazza ha, per i monregalesi, l’appeal senza tempo dei lu...
Curiosità e Tradizioni

Enogastronomia monregalese

Enogastronomia monregalese – il cibo è esperienza Non solo gli occhi e orecchie, sono invitati alla festa del Monteregale; nel viaggio si incon...
Arte e Cultura

Mondovì Breo: la fontana dei bimbi, un automa e un delfino

Mondovì Breo, la Chiesa di San Pietro e Paolo Nel quartiere Breo di Mondovì la chiesa dei Santi Pietro e Paolo, che sorge sulla piazza omonima. La s...
Arte e Cultura

Bastia, Gli angeli e i demoni di San Fiorenzo

San Fiorenzo: sulle pareti della cappella si accendono le “vignette” della Bibbia dei poveri I serpenti, viscidi, scorrono, dappertutto. Sono...
Montagna

Mondolé Ski

Un unico grande comprensorio sciistico con oltre 130 chilometri di piste e quattro punti d’accesso Quando l’inverno discende sulle montagne del Mo...
Arte e Cultura

Santuario di Vicoforte L’ascesa verso il cielo

La basilica dedicata alla Regina Montis Regalis lascia incantati, con la sua cupola ellittica tutta affrescata, la più grande del mondo “E la b...
Arte e Cultura

Mondovì, “Liber” il Museo della Stampa

Il museo della stampa di Mondovì è ospitato nell'ex Collegio delle Orfane a Mondovì Piazza e ospita una collezione completa delle macchine che hann...
Attività

La terra del vino

Alla scoperta del grande vino del monregalese: Dolcetto e Nebbiolo, ma anche Arneis, Favorita, Barbera e la sorprendente Nascetta L'articolo La terra ...
Attività

I grandi formaggi del monregalese

Formaggi del Monregalese tra Raschera, Murazzano, Bra, tome e un tradizione che si tramanda da secoli I formaggi, tra gli alimenti principe della trad...
Arte e Cultura

Il castello di Casotto, bell’addormentato nel bosco che ora si risveglia

Sulla strada che da Valcasotto va a Garessio, ecco che si erge il magnifico castello di Casotto, la Reggia Sabauda realizzata da Carlo Alberto sui res...
Sci

Prato Nevoso, la montagna a 360 gradi

“Fun place”: esperienza di puro divertimento che va oltre gli sci Dodici impianti di risalita comprensivi dei tapis roulant della cosiddet...
Arte e Cultura

La purezza del Sacrario di Bastia

Il Sacrario di Bastia San Bernardo dedicato ai partigiani La ghiaia del viale emana un bianco che richiama alla purezza. È leggermente in salita ma u...
Arte e Cultura

Augusta Bagiennorum, Roma ai piedi delle Alpi

Le rovine della città antica, e in paese un Museo con resti e ricostruzioni in 3D “Se la commedia è stata di vostro gradimento, applaudite e t...
Enogastronomia

Valcasotto, Il Borgo dei formaggi

Beppino Occelli ne ha fatto il suo “diamante”, un successo mondiale A Valcasotto ci sono i tetti in pietra, le balconate in legno e le casette alt...
Attività

Il Giro del Marguareis – tour escursionistico

Il giro del Marguareis – tour escursionistico 🚶‍♂️ Versanti prativi e sinuosi che d’improvviso si inabissano per centinaia di metri; ...
Enogastronomia

Vigne e vignaioli, il vino di Clavesana

Fare il vino insieme: la Cantina di Clavesana Alle Surie il vento quando soffia è più intenso che da altre parti. Ci si arriva salendo un po’ sopr...
Itinerari

Balconata di Ormea – itinerario escursionistico

Balconata di Ormea – itinerario escursionistico 🚴‍♂️🚶‍♂️ Un viaggio attraverso borgate abbandonate, eroici avamposti abitati t...
Arte e Cultura

Mondovì, La Cattedrale di San Donato

Dai giardini del Belvedere, dopo pochi passi si incontra il Vescovado, subito dopo davanti al visitatore si staglia l’ampia macchina della Cattedral...
Arte e Cultura

Mondovì, La Torre del Belvedere e il viaggio

Un Belvedere sul Mons Regalis Montagne, colline, pianura, a perdita d’occhio.Tutto il monregalese, e anche oltre, sotto gli occhi, a portata di sgua...
Arte e Cultura

Mondovì, Il Museo della ceramica

Alla scoperta della grande tradizione industriale e artigianale monregalese al Museo della ceramica di Mondovì La storia produttiva ed industriale di...
Itinerari

L’Alta via del sale – itinerario escursionistico

🚴‍♂️ 🚶‍♂️🚗🏍 Percorribile a piedi, in bici, o con mezzi motorizzati idonei Per alcuni è la strada bianca più spettacolare d...
Enogastronomia

Dogliani, un nome che fa vino da tutte le parti

Il rosso è talmente radicato nella tradizione produttiva di Dogliani che il vino di tutte queste colline, patria del Dolcetto, ha adottato come denom...
Arte e Cultura

Mondovì: la Chiesa della Missione e il gran teatro barocco

La Chiesa della Missione: il capolavoro barocco di Andrea Pozzo Futuristici occhiali-visori in 3D da mettersi addosso. In Chiesa. A Mondovì è possib...
Arte e Cultura

Mondovì, Piazza Maggiore

Piazza Maggiore, l’Agorà della città antica Piazza Maggiore, ovvero il luogo che in passato era al centro della vita politica e amministrativa...