Inaugurazione astronomica per la stagione musicale
Inaugurazione in grande stile per la stagione concertistica 2018/19: domenica mattina si è tenuto il primo concerto, con artisti di livello europeo. Sul palco della sala Ghislieri è salita l’European Union Baroque Orchestra, diretta dal direttore danese Lars Ulrik Mortensen. Curiosamente, il concerto ha inaugurato un cartellone ancora misterioso: originariamente avrebbe dovuto essere presentato in questa occasione, ma i tempi non sono ancora maturi, Academia e Comune devono ancora definire gli ultimi dettagli. Sostanzialmente però, il programma è a punto e il direttore Maurizio Fornero, ci anticipa qualche dettaglio: «Sarà un cartellone simile a quello dell’anno scorso, con 11 concerti della stagione più quattro eventi off. Anche per il 2018/19 avremo ospiti di livello nel panorama nazionale: tra gli artisti che verranno a Mondovì ci sarà anche Gegè Telesforo – noto cantante jazz, virtuoso della tecnica dello scat e popolare volto televisivo –.
Cominceremo con il premio Opera a novembre e con un concerto di violino solo presso il Museo della ceramica, sempre a novembre». A breve il programma della stagione sarà rivelato in conferenza stampa. Intanto i presenti hanno potuto godere di un concerto di alta caratura musicale, con un progetto davvero unico: la European Union Baroque Orchestra è un ensemble che riunisce i migliori studenti di musica antica e barocca d’Europa. Una formazione di eccellenza, specializzata nell’esecuzione del repertorio con criteri filologici, secondo la prassi cosiddetta della “historically informed performance”, per usare la dizione anglosassone, che è propria anche della stessa Academia Montis Regalis. La Eubo, diretta dal vulcanico Lars Ulrik Mortensen, è allo stato dell’arte in questo campo, per certi versi anche all’avanguardia. La loro esecuzione è molto energica e caratterizzata da un’intensissima forza vitale. Il programma presentato era molto interessante: ricordando il 300º anniversario di uno dei più maestosi concerti barocchi di cui si abbia notizia (i festeggiamenti del Festival dei Pianeti a Dresda nel 1719, in occasione di un matrimonio reale) “Constellatio Felix, Sun, Stars & Planets” raccoglie lavori dedicati dai compositori dell’epoca al tema astronomico. La matinée si è aperta con la suite “Phaeton” di Lully, per proseguire con il “Concerto Grosso HWV 322” di Handel, il Concerto Grosso 12 “Propitia Sidera” di Georg Muffat, il “Concerto Grosso per il signor Pisandel” di Telemann e la “Suite des Planetes” di Rameau.