Festival dei giovani musicisti europei: appuntamento speciale di Solidarietà per Genova
Nell’ambito del secondo appuntamento del Festival dei giovani musicisti europei, al termine dell’esibizione del Qunst Quintett, la sezione monregalese del Rotary Club aveva proposto una vendita benefica di magliette, in favore delle vittime della tragedia del ponte Morandi. Una delle iniziative solidali nate dalla collaborazione tra i distretti Rotary di Torino e di Genova, con l’intento di creare un ponte di solidarietà e amicizia tra le due città. Anche il Festival dei Giovani Musicisti Europei si unisce a questo sforzo collettivo, annunciando un nuovo evento, una vera e propria data speciale della kermesse, organizzata dall’associazione Linus Cultura grazie alla generosità ed all’amicizia di Sophie Pacini. La pianista, una giovane virtuosa che sta portando avanti una carriera di livello internazionale, è uno dei talenti più prestigiosi sul panorama dei giovani musicisti europei. Aveva suonato all’edizione del 2017 del festival, stringendo un solido legame di amicizia con questa manifestazione: solo poche settimane fa aveva presenziato come “madrina” d’eccezione alla conferenza stampa di presentazione. Sophie suonerà gratuitamente, ogni offerta raccolta sarà devoluta interamente alla causa benefica. Il concerto si terrà il 24 novembre alle 17, in una location d’eccezione, Palazzo Barolo, messo a disposizione, anche qui, gratuitamente dall’Opera Pia Barolo. L’associazione Linus Cultura e il Rotary monregalese stanno organizzando un autobus, per permettere anche al pubblico monregalese di assistere all’evento (per info e prenotazioni è possibile contattare la segreteria del Rotary, tel. 0174/40398, mail: mondovi@rotary2032.it). Il programma del recital di Sophie Pacini prevede un’ampia selezioni di brani dai più celebri autori del romanticismo: si comincia con le Variations Serieuses di Felix Mendelssohn Bartholdy, per proseguire con la Fantasia Polonaise e la Fantasia Impromptu di Chopin. Seguiranno le Consolations 1 e 2 di Liszt, e, nella trascrizione del virtuoso ungherese, l’Ouverture del Tannhauser di Wagner, e i lied “Widmung” e “Myrthen” di Schumann.