Alberghiero, un anno fa la frana. «La soluzione dell’Altipiano non convince. Si valutino altre soluzioni»
Un anno fa, la frana. E adesso, a 12 mesi da quel 29 dicembre 2017 - e ancora senza una versa soluzione per la "scuola senza sede" - si sta cominciando a pensare che forse si stava guardando dalla parte sbagliata. E che la risposta per il "Giolitti" non starà né in una scuola nuova da costruire all'Altipiano (comunque troppo piccola per contenere l'Alberghiero, e soprattutto le cucine e i laboratori) né in un trasferimento nell'attuale sede del "Baruffi".
Del resto, che la soluzione di spostare le scuole via da Piazza non andasse a genio quasi a nessuno, a Mondovì, lo si era capito. Ecco allora che spunta un ordine del giorno (presentato dal consigliere Pietro Danna di area monregalese), che verrà approvato dalla Provincia di Cuneo, in cui si parla esplicitamente di «valutare, qualora proposte, eventuali ulteriori soluzioni». E soprattutto a chiedere alla Regine Piemonte «il mantenimento dei fondi già stanziati a favore dell'edilizia scolastica monregalese»: ovvero quei 3,5 milioni che rientravano nel piano per la nuova scuola.
Fin dal primo giorno infatti si era detto che la progettazione di una nuova scuola era un passaggio essenziale per non perdere i finanziamenti regionali. Una volta però che questi saranno garantiti (il progetto sta per essere presentato), lo scenario si può riaprire. Anche perché, come scritto nell'ordine del giorno, è assolutamente vero che «la dirigenza e la comunità scolastica del richiamato Istituto hanno più volte espresso la loro contrarietà ad essere trasferiti in altra sede qualora essa non consenta l’unitarietà dello svolgimento della sua attività», così come è vero che «i dirigenti degli altri Istituti Superiori cittadini hanno pubblicamente espresso contrarietà alla costruzione di un nuovo plesso ubicato in un quartiere diverso da quello storicamente individuato per le Scuole», ovvero Piazza.
Purché, e questo deve essere prioritario per tutti, tutto ciò non porti a un nuovo slittamento in avanti dei tempi. Pietro Danna, consigliere provinciale e primo firmatario dell'ODG: «Insieme alla totalità dei colleghi consiglieri,ho deciso di sottoporre all’attenzione del Consiglio Provinciale questo Ordine del Giorno perchè ritengo prioritario sensibilizzare l’azione amministrativa della Provincia sulla situazione degli edifici scolastici della città di Mondovi: ben conscio che la Regione Piemonte richiede una progettazione definitiva in tempi molto ristretti al fine di evitare di non vedersi riconosciuti i fondi che la stessa ha stanziato ben 12 anni fa in favore dell’edilizia scolastica monregalese, e che quindi il progetto del nuovo plesso scolastico all’Altipiano va in questa esclusiva direzione, ritengo comunque che si debba tenere in considerazione l’opinione dei dirigenti scolastici, i quali hanno espresso in svariate sedi alcune riserve sulla costruzione del nuovo plesso. L'obiettivo di questo ordine del giorno è, quindi, duplice: da un lato impegnare il Presidente della Provincia a mantenere i citati fondi regionali in favore di Mondovì e, dall'altro, verificare se davvero sussistano ulteriori opzioni - oltre alla costruzione di un nuovo plesso - per utilizzare quegli stessi fondi. Il testo dell'ordine del giorno, infine, ci permette di sottolineare il grande lavoro fatto in questi anni dalla Provincia, ed in particolare dalla collega Milva Rinaudo, che, grazie all’impegno degli uffici competenti, ha valutato meticolosamente tutte le possibili soluzioni atte ad attuare una riorganizzazione efficiente degli Istituti Scolastici monregalesi: il tema è quello di non perdere i finanziamenti e sono sicuro stia a cuore anche a tutta la comunità scolastica monregalese».