fbpx
Skip to main content
domenica 01 Dicembre 2024     Accedi

Mr. Glass, abbiamo capito, è un episodio crossover.

Con il suo nuovo film “Glass” il regista americano di origini indiane Night Shyamalan realizza il terzo capitolo della sua singolare trilogia creata unificando i suoi due precedenti Unbreakable e Split. Una riflessione a suo modo interessante, per vari aspetti, sui supereroi, sul fumetto, sui cinecomics. 

Lorenzo Barberis

“Glass”, il nuovo film di Night Shyamalan, è il terzo elemento di una singolare trilogia realizzata dal regista.

Alla base di tutto c’è il suo “Unbreakable” (2000). Il film, con protagonista Bruce Willis, era una riflessione sui supereroi prima che questi invadessero il grande schermo con la fioritura dei cinecomic nella decade seguente, grazie alle nuove possibilità tecniche della computer graphic che permetteva di superare gli “omini in calzamaglia” e, forse, anche per via del bisogno di una fuga nel fantastico dopo che l’11 settembre 2001 aveva minato l’immaginario di un’America (e un Occidente) invincibile nei film di azione tradizionali. In Umbreakable, sfruttando anche il classico “rovesciamento finale”, marchio di fabbrica del cinema di Shyamalan, veniva condotta una complessa riflessione meta-letteraria sull’interdipendenza tra bene e male, tra Eroe e Villain.

Poi era venuto “Split” (2016): un film che aveva al suo centro, fin dal titolo, uno psicopatico dalle personalità multiple, di cui una, “La Bestia”, dotata di forza sovraumana, e a capo di una lega di personalità malvage, l’Orda. L’opera vedeva numerosi rovesciamenti finali interni minori invece di uno solo grande sul finale: ma l’ultimo colpo di scena era l’apparizione finale di Umbreakable, cosa che collegava i due film e apriva al terzo della serie, questo Glass, appunto.

Il protagonista appare evidente fin dall’evocazione del titolo: L’uomo di vetro, “Mr. Glass”, è infatti l’antagonista di Unbreakable nel primo film, e in qualche modo il suo mentore. Mastermind dall’intelligenza sovraumana, ha però una fragilità ossea congenita che lo espone a frequentissime fratture, e solo trovare un antagonista che gli sia simmetrico (che è, appunto, Unbreakable) può dare un senso alla sua esistenza.

Il titolo, sotto questo aspetto, mantiene le aspettative: è Glass il protagonista indiscusso della storia. E non manca nemmeno, come tipico di Shyamalan, un “rovesciamento finale”, anche se tutto sommato attendibile per lo spettatore più smaliziato (e già abituato a riconoscere questa struttura nell’autore, inoltre).

Per il resto, il film gioca a spiazzare le aspettative. La cosa più logica sarebbe attendersi una centralità dello scontro tra Unbreakable e Split, almeno nel primo atto: ma in realtà questo aspetto viene liquidato rapidissimamente. I due vengono infatti catturati dalla polizia e condotti in un ospedale psichiatrico a bassissima sorveglianza, per essere curati da una dottoressa che ricorda, nello sterile idealismo, il dottor Bartolomew Wolper che si illudeva di curare il Joker nel Batman di Frank Miller.

A questo punto si passa a un altro tema, in cui entra in gioco in effetti l’ossessione di Glass: se i superuomini esistono, come evidenziato dal mito di cui conservano memoria i fumetti supereroici moderni, la sua esistenza ha un senso. La dottoressa, invece, deve convincere i tre protagonisti (e lo spettatore...) che i tre sono solo persone comuni spinte dalla loro follia.

Lo sviluppo “pirandelliano”, potremmo dire (qual è la verità? Sono davvero superuomini, o semplici malati mentali?), in sé interessante, viene però indebolito fortemente dalle lacune quasi parodistiche della security. È vero che, se si devono convincere i protagonisti di essere “persone comuni”, non si può eccedere nel circondarli di guardie armate, ma qui siamo al di sotto di ogni possibile credibilità (sono pur sempre pericolosi psicopatici con innumerevoli omicidi plurimi alle spalle).

Certo, nella cospirazione paranoide che sta dietro alla trama, potremmo pensare che il tutto sia intenzionale: i tre superuomini sono affidati a una bassissima sorveglianza in modo che possa compiersi il piano di Mr. Glass. In apparenza, ciò non corrisponde con i fini dichiarati dei suoi antagonisti della storia, ma naturalmente, in una partita a scacchi tra masterminds, potrebbe essere tutto parte del gioco (i nemici dei supereroi, dopo averli cancellati dalla storia, magari ora vogliono che riemergano per poterli affrontare frontalmente). Certo che così si può sempre giustificare tutto: comunque sia, il finale è aperto, quindi Shyamalan ha il margine per fare magari una nuova retcon, se lo riterrà (e se i numeri al botteghino consentiranno un nuovo sequel).

Tra l'altro, un elemento originale che era presente in Unbreakable (e meno in Split) e che qui viene ripreso sono le teorie complottiste di Mr. Glass, il quale da sempre ipotizzava che le storie di supereroi fossero il racconto segreto della reale esistenza di creature semidivine in mezzo a noi. Una lettura "esoterica" dei supereroi come nuova mitologia che ha tutta una sua tradizione (Superman, per esempio, riscrive in molti punti il mito di Ercole, ma ha anche elementi cristologici: e così via per ogni supereroe) e che sarebbe interessante vedere sviluppata al cinema anche più di quanto è stato finora fatto in questo ciclo di Shyamalan.

Il grattacielo dove si dovrebbe tenere lo scontro finale tra Unbreakable e Split viene definito “a true Marvel” dalla copertina del giornale su cui appare: e questo gioco ironico è divertente, anche perché meno urlato delle innumerevoli strizzate d’occhio allo spettatore. Da un lato, vista la natura metanarrativa del film, questo tipo di giochi è inevitabile: ma qui i protagonisti indulgono in un continuo dare di gomito. L’abbiamo capito: “è un episodio crossover”. Il fatto invece che lo scontro promesso non si realizzi per via dei soliti giochi brillanti di Glass funziona bene sotto il profilo dello spiazzamento dello spettatore, con una di quelle numerose “micro-svolte” che avevano già caratterizzato Split: ma sotto il profilo della spettacolarità si perde la possibilità di una grandiosa scena finale in favore di una molto sottotono nel parcheggio dell’ospedale.

Insomma, un film interessante per certi spunti filosofici, ma carente nel loro sviluppo, che avviene senza valutare la delicatezza della sospensione dell’incredulità e la necessità del sense of wonder per un film di supereroi, anche quando (forse, soprattutto quando) così metaletterario. Per certi versi, ricorda un altro film di Shyamalan, “Signs”, dove affrontava con lo stesso piglio il tema dell’invasione aliena. Chissà che non sia il prossimo elemento che il regista inserirà nel suo Shyamalanverso, con gli eredi del dinamico trio impegnati nel combattere i grigi cannibali che con Unbreakable condividevano l’acqua quale punto debole.


Condividi:


Articoli correlati

Prima pagina Monregalese

Prima pagina Ceva / Val Bormida

Visit Mondovì

Arte e Cultura

Mondovì, Piazza Maggiore

Piazza Maggiore, l’Agorà della città antica Piazza Maggiore, ovvero il luogo che in passato era al centro della vita politica e amministrativa...
Enogastronomia

Dogliani, un nome che fa vino da tutte le parti

Il rosso è talmente radicato nella tradizione produttiva di Dogliani che il vino di tutte queste colline, patria del Dolcetto, ha adottato come denom...
Arte e Cultura

La purezza del Sacrario di Bastia

Il Sacrario di Bastia San Bernardo dedicato ai partigiani La ghiaia del viale emana un bianco che richiama alla purezza. È leggermente in salita ma u...
Arte e Cultura

Mondovì, La Cattedrale di San Donato

Dai giardini del Belvedere, dopo pochi passi si incontra il Vescovado, subito dopo davanti al visitatore si staglia l’ampia macchina della Cattedral...
Arte e Cultura

Il castello di Casotto, bell’addormentato nel bosco che ora si risveglia

Sulla strada che da Valcasotto va a Garessio, ecco che si erge il magnifico castello di Casotto, la Reggia Sabauda realizzata da Carlo Alberto sui res...
Arte e Cultura

Mondovì, “Liber” il Museo della Stampa

Il museo della stampa di Mondovì è ospitato nell'ex Collegio delle Orfane a Mondovì Piazza e ospita una collezione completa delle macchine che hann...
Sci

Prato Nevoso, la montagna a 360 gradi

“Fun place”: esperienza di puro divertimento che va oltre gli sci Dodici impianti di risalita comprensivi dei tapis roulant della cosiddet...
Arte e Cultura

Mondovì, La Torre del Belvedere e il viaggio

Un Belvedere sul Mons Regalis Montagne, colline, pianura, a perdita d’occhio.Tutto il monregalese, e anche oltre, sotto gli occhi, a portata di sgua...
Itinerari

Balconata di Ormea – itinerario escursionistico

Balconata di Ormea – itinerario escursionistico 🚴‍♂️🚶‍♂️ Un viaggio attraverso borgate abbandonate, eroici avamposti abitati t...
Attività

Il Giro del Marguareis – tour escursionistico

Il giro del Marguareis – tour escursionistico 🚶‍♂️ Versanti prativi e sinuosi che d’improvviso si inabissano per centinaia di metri; ...
Attività

I grandi formaggi del monregalese

Formaggi del Monregalese tra Raschera, Murazzano, Bra, tome e un tradizione che si tramanda da secoli I formaggi, tra gli alimenti principe della trad...
Arte e Cultura

Augusta Bagiennorum, Roma ai piedi delle Alpi

Le rovine della città antica, e in paese un Museo con resti e ricostruzioni in 3D “Se la commedia è stata di vostro gradimento, applaudite e t...
Enogastronomia

Vigne e vignaioli, il vino di Clavesana

Fare il vino insieme: la Cantina di Clavesana Alle Surie il vento quando soffia è più intenso che da altre parti. Ci si arriva salendo un po’ sopr...
Attività

Oasi di Crava Morozzo, le meraviglie

Oasi di Crava Morozzo: una piccola oasi di pace, con un grande stagno, una ricca vegetazione e una ricchissima fauna. Si tratta della prima Oasi Lipu,...
Attività

La terra del vino

Alla scoperta del grande vino del monregalese: Dolcetto e Nebbiolo, ma anche Arneis, Favorita, Barbera e la sorprendente Nascetta L'articolo La terra ...
Arte e Cultura

Mondovì: la Chiesa della Missione e il gran teatro barocco

La Chiesa della Missione: il capolavoro barocco di Andrea Pozzo Futuristici occhiali-visori in 3D da mettersi addosso. In Chiesa. A Mondovì è possib...
Arte e Cultura

Bastia, Gli angeli e i demoni di San Fiorenzo

San Fiorenzo: sulle pareti della cappella si accendono le “vignette” della Bibbia dei poveri I serpenti, viscidi, scorrono, dappertutto. Sono...
Itinerari

L’Alta via del sale – itinerario escursionistico

🚴‍♂️ 🚶‍♂️🚗🏍 Percorribile a piedi, in bici, o con mezzi motorizzati idonei Per alcuni è la strada bianca più spettacolare d...
Enogastronomia

Valcasotto, Il Borgo dei formaggi

Beppino Occelli ne ha fatto il suo “diamante”, un successo mondiale A Valcasotto ci sono i tetti in pietra, le balconate in legno e le casette alt...
Arte e Cultura

Mondovì Breo: la fontana dei bimbi, un automa e un delfino

Mondovì Breo, la Chiesa di San Pietro e Paolo Nel quartiere Breo di Mondovì la chiesa dei Santi Pietro e Paolo, che sorge sulla piazza omonima. La s...
Montagna

Mondolé Ski

Un unico grande comprensorio sciistico con oltre 130 chilometri di piste e quattro punti d’accesso Quando l’inverno discende sulle montagne del Mo...
Arte e Cultura

Santuario di Vicoforte L’ascesa verso il cielo

La basilica dedicata alla Regina Montis Regalis lascia incantati, con la sua cupola ellittica tutta affrescata, la più grande del mondo “E la b...
Arte e Cultura

Mondovì, Il Museo della ceramica

Alla scoperta della grande tradizione industriale e artigianale monregalese al Museo della ceramica di Mondovì La storia produttiva ed industriale di...
Curiosità e Tradizioni

Enogastronomia monregalese

Enogastronomia monregalese – il cibo è esperienza Non solo gli occhi e orecchie, sono invitati alla festa del Monteregale; nel viaggio si incon...
Arte e Cultura

Mondovì, La “fune” che sale e scende

Il viaggio tra la parte bassa e la città alta La Funicolare che a Mondovì collega Breo a Piazza ha, per i monregalesi, l’appeal senza tempo dei lu...