Cattedrale gremita a Mondovì Piazza, nonostante il brutto tempo, sabato sera, per la solenne Eucaristia, presieduta dal vescovo mons. Egidio Miragoli, in cui si è celebrata l’ordinazione a presbitero del diacono 29enne, Andrea Rosso, di Madonna del Pasco (Villanova M.vì). Tra i concelebranti anche mons. Sebastiano Dho, vescovo emerito di Alba e mons. Luciano Pacomio, vescovo emerito di Mondovì. Presenti pure i superiori del Seminario interdiocesano di Fossano e del Collegio Capranica in Roma, con cui don Andrea Rosso ha vissuto il percorso di formazione.
Oltre una cinquantina i sacerdoti che si sono uniti al vescovo mons. Egidio Miragoli nel gesto sacramentale dell’imposizione delle mani. La liturgia è stata animata dai canti della Corale Villanovese e del Coro della Cattedrale, sotto la guida di Romina Ambrogio. Tra i numerosi fedeli pure il sindaco di Villanova, Michelangelo Turco. Nella presentazione, da parte del rettore dell’Almo Collegio Capranica in Roma, mons. Ermenegildo Manicardi, è stato ripercorso il cammino vocazionale di don Andrea Rosso. E, per lui, sono state riservate espressioni incoraggianti quanto ad impegno, dedizione, disponibilità in tanti campi, confermando il valore di motivata e convinta scelta di vita al servizio del Vangelo e dei fratelli nella comunità cristiana e sulle strade del mondo.
Nell’omelia, il vescovo si è soffermato in particolare sul significato del termine “presbitero” (“anziano”) nella Chiesa. «Non potrà, infatti, sfuggire questo paradosso: don Andrea, un giovane, che – mediante l’imposizione delle mani e l’invocazione dello Spirito – viene costituito, presbitero, “anziano”. Si realizza in lui la compresenza di due aspetti cronologicamente e psicologicamente incompatibili, dal punto di vista umano: la giovinezza e l’anzianità. Anzi, il sacramento dell’Ordine attua in chi lo riceve quella compresenza per sempre. Ma rovesciandola. Non solo questa sera Andrea diventa “anziano” pur rimanendo giovane di età; per converso, dovrà continuare a essere giovane nello spirito anche quando, con il passare degli anni, diventerà vecchio. Il sacramento dell’Ordine crea “un’anzianità spirituale” quando ancora essa non è frutto di esperienza; e conserva una giovane freschezza anche in chi ormai l’esperienza l’ha accumulata. Come è possibile tutto questo? È unicamente opera dello Spirito Santo che stampa nel sacerdote una particolare immagine del Signore Gesù, il Risorto, che è sintesi di tutte le età; è Alfa e Omega: inizio-giovinezza, termine-anzianità».
«Ecco, don Andrea: che tu possa essere giovane nel corpo e al tempo stesso anziano nello spirito; e poi, a suo tempo, giovane nello spirito benchè anziano nel corpo – l’augurio finale del vescovo a don Andrea Rosso –. Si manifesti, insomma, si attui in te quella perfezione umana che è di Cristo e che viene dallo Spirito. Vero uomo e vero Dio, egli ti faccia vero uomo a immagine di Dio. Nel sacramento dell’Ordine, al servizio della Chiesa e dei fratelli, e nella gioiosa, quotidiana constatazione che nell’amore e nella donazione di sé la vita non solo si salva, ma trova il suo senso più alto e più vero. Il solo che non deluderà mai. Così sia».
In chiusura di celebrazione don Andrea Rosso ha voluto esprimere il suo grazie a tanti per questo traguardo raggiunto, ricordando, oltre alla sua amata famiglia, in particolare, su tutti, la testimonianza e la guida dei parroci della sua infanzia ed adolescenza a Madonna del Pasco, don Onorato Botto (già in paradiso) e don Sergio Mandrile. Sottolineando come decisiva sia stata l’appartenenza d’amicizia alla comunità cristiana appunto di Madonna del Pasco in cui è cresciuto alla fede.
Chi è don Andrea Rosso
Don Andrea Rosso, diacono da poco più di un anno, 29enne, è cresciuto nella comunità parrocchiale di Madonna del Pasco a Villanova M.vì: dopo aver frequentato il corso di studi all’I.I.S. “Cigna” di Mondovì, ha conseguito, nel 2013, la laurea triennale alla Facoltà di Economia aziendale a Torino. Nel 2012 è entrato nel Seminario interdiocesano a Fossano, sviluppando il percorso di studi teologici presso lo STI fino al quarto anno e completandoli nel 2017 a Roma con il baccalaureato alla Pontificia Università Gregoriana. E tuttora sta terminando l’iter per la licenza in Sacramentaria presso l’Ateneo “Sant’Anselmo” sempre a Roma, essendo ospitato dall’Almo Collegio Capranica. Ed a Roma sta svolgendo tirocinio pastorale nella parrocchia Gran Madre di Dio al Ponte Milvio e presso la cappellania all’Ospedale Bambin Gesù. Nei momenti di rientro in diocesi, in questi ultimi anni, è stato impegnato pastoralmente nella parrocchia della Cattedrale a Piazza.