Ecco le nuove “Unità pastorali” nelle Valli Monregalesi
Lunedì sera, nella chiesa di San Lorenzo a Villanova, il vescovo mons. Egidio Miragoli ha incontrato i rappresentanti dei Consigli pastorali e gli operatori pastorali di quella che sarà la nuova Zona pastorale delle “Valli”. Assente alla serata il vicario generale don Flavio Begliatti, causa la scomparsa della madre. Il vescovo ha presentato il progetto elaborato dalla commissione composta da mons. Sebastiano Dho, dal vicario don Flavio e da don Beppe Viglione jr, ripreso e condiviso dal Consiglio presbiterale ed esaminato insieme alle Unità pastorali esistenti fino ad ora. La serata a Villanova come quelle già realizzate o in programma per le nuove Zone pastorali, ha avuto lo scopo di raccogliere impressioni e suggerimenti da chi “vive” la parrocchia ogni giorno, ed è stato anche un momento di incontro tra il vescovo e i fedeli.
I numeri
6 Unità pastorali nella zona “Valli”
98 sacerdoti ora presenti in diocesi, in 10 anni scenderanno a circa 50
Le sei nuove unità pastorali
1 - Villanova (S. Lorenzo, S. Caterina); Madonna del Pasco (M.V. Assunta); S. Grato; Roracco (S. Anna); Pianfei (S. Giovanni B.); Blangetti (S. Giuseppe).
2 - Frabosa Soprana (S. Giovanni); Mondagnola (SS. Annunziata); Fontane (S. Bartolomeo); Serro (SS. Giacomo e Filippo); Corsaglia (Madonna della Neve); Frabosa Sottana (S. Giorgio); Alma (Madonna della Neve); Pianvignale (S. Giuseppe); Miroglio (S. Biagio); Prato Nevoso (M.V. Assunta).
3 - Roccaforte (S. Maurizio); Lurisia (S. Nome di Maria); Prea (SS. Trinità).
4 - Chiusa Pesio (S. Antonino); Vigna (S. Pietro); Pradeboni
(S. Maurizio); San Bartolomeo.
5 - Beinette (SS. Giacomo e Cristoforo); Peveragno (S. Maria,
S. Giovanni, S. Lorenzo); Montefallonio (Madonna delle Grazie).
6 - Morozzo (Natività di Maria); Consovero (Madonna della Neve); Trucchi (S. Rocco); Margarita (S. Margherita); S. Biagio; Rocca de’ Baldi (S. Marco); Crava (M.V. Assunta).
La Diocesi verrà quindi divisa in cinque Zone pastorali, ognuna delle quali sarà formata da più Unità pastorali, cioè insieme di parrocchie che dovranno collaborare sotto la guida di uno o più sacerdoti. «Vogliamo fare scelte di carattere concreto che si spera portino beneficio alle comunità – ha spiegato il vescovo –. La situazione ci costringe a fare questi passi sempre più necessari: unità, fraternità e collaborazione. Ci vuole soprattutto rispetto per le persone, pensando anche all’età di parroci e parrocchiani. Un primo risultato è già all’orizzonte: un rinnovato interesse e un confronto che fanno ben sperare, che dimostrano l’attenzione per il presente e il futuro delle parrocchie. Questo momento storico, come lo ha definito Papa Francesco, è un vero “cambiamento d’epoca” da assumere.
Dall’assemblea, domande sulla presenza dei parroci e sulla pastorale giovanile
Il vescovo ha poi risposto alle domande dei presenti, che si sono concentrate sui cambiamenti concreti che avverranno, soprattutto riguardo alla presenza e numero dei sacerdoti, all’attenzione per giovani e famiglie e al ruolo dei laici. «In alcune Zone, dove già il sacerdote ha più parrocchie, il cambiamento sarà minimo, altre realtà dovranno cambiare lo stile, assumendo una mentalità di collaborazione e condivisione – ha risposto mons. Miragoli –. La presenza dei sacerdoti per ora è garantita, ma tra pochi anni cambierà sicuramente sul territorio, anche nelle parrocchie importanti. I sacerdoti non possono essere portati all’esaurimento, chiedendo quattro Veglie pasquali o tutte le Messe la domenica mattina alla stessa ora».
La Pastorale giovanile e vocazionale è stata invece definita dal vescovo “una priorità”, perché da essa dipende il futuro della Diocesi. «Abbiamo affrontato l’argomento con i sacerdoti giovani. L’idea è questa: per ognuna delle cinque Zone un sacerdote giovane coadiuvato da due giovani laici. Sarà importante razionalizzare il lavoro per creare sintonia tra i ragazzi: girando per le parrocchie ho trovato molti giovani in gamba che devono essere individuati e accompagnati, ci sono grandi potenzialità: abbiamo una Diocesi ricchissima di vocazione missionaria». «Creeremo un’èquipe zonale di giovani per il coordinamento e una consulta diocesana – ha aggiunto don Federico Suria (Pucci) –. È fondamentale creare un gruppo per lavorare insieme, partendo dal grande lavoro che svolgono gli animatori negli oratori». Per le famiglie, verrà impostata una nuova pastorale famigliare, per creare un percorso ben studiato per i corsi matrimoniali e i gruppi famiglia. Alla fine, è intervenuto il parroco di Villanova don Giampaolo Laugero, che ha ricordato l’importanza della spiritualità e di tre aspetti fondamentali: relativizzare ciò che nel concetto di parrocchia è stato assolutizzato, staccandosi da aspetti della tradizione ormai superati; accettare il fatto che ci sia una povertà di risorse umane rispetto al passato; esercitare lo spirito di rinuncia.