A Torre M.vì la “Partita d’la Tur” fa giocare proprio tutti
C’è l’aria di una festa di paese, con le macchine parcheggiate sull’intera piazza e le persone che si spostano verso il campo sportivo in paese, preparato dal mattino per l’edizione 2019 della “Partita d’la Tur” a Torre M.vì. Nata come un momento goliardico tra vecchi amici, che volevano recuperare le sensazioni delle estati passate giocando a calcetto, si è trasformata in un vero evento nell’estate torrese. Sono stati più di sessanta i giocatori che, divisi in quattro squadre, si sono affrontati in una partita che in realtà è un torneo: in campo, soprattutto la voglia di divertirsi e di stare insieme. A partire dai più piccoli, bambini e ragazzi del paese, che prima della “partita ufficiale” hanno requisito palla e campo per sfidarsi a loro volta, con tanto di finale ai rigori. A Torre M.vì la “Partita d’la Tur” fa giocare proprio tutti. Hanno giocato infatti “vecchie glorie”, nonni, papà (con un inviabile tifo di bambini orgogliosi), giovani e giovanissimi, animatori dell’oratorio e il parroco don Marco Giordanengo, anche lui tra i più acclamati dalla folla riunita per tifare. Arbitrava, come da tradizione, il sindaco del paese, Gianrenzo Taravello.
Dopo le sfide, ovviamente le meritate premiazioni: Marco Dardo, organizzatore della partita, ha voluto premiare innanzitutto la sua famiglia, per il sostegno, e ha poi consegnato premi a tutti i giocatori. Dai “giocatori pastasciutta” ai “giocatori luppolo”, con premi speciali per chi si è distinto per il numero di goal o con lo spirito con cui ha affrontato la partita. E poi la cena preparata da Agnese e Giacomo per più di 120 persone, sulle lunghe tavolate all’aperto che hanno invitato a ritrovarsi e a commentare insieme i gesti atletici appena visti, mentre i più piccoli correvano tra i tavoli.
Una sera d’estate, un paese in festa, la voglia di stare insieme che raccoglie tutti, anche in un posto così piccolo. Grazie (anche) a una partita di calcio.
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