Rimandata per maltempo la presentazione dei lavori a Monasterolo Casotto
Il maltempo ha costretto a rimandare i lavori a Monasterolo Casotto
Era originariamente prevista per sabato 23 novembre alle 14.30 ma le previsioni meteo, decisamente inclementi, hanno indotto il comitato organizzatore a rimandare. Casotto, in collaborazione la Soprintendenza di Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Alessandria, Asti e Cuneo e l’Università di Torino, Dipartimento Studi Storici, aveva organizzato una visita e una piccola cerimonia presso il complesso fortificato di Monasterolo Casotto, interessato da interventi di restauro e valorizzazione, realizzati con il sostegno della Fondazione CRC nell’ambito del Bando “Patrimonio Culturale”, dal GAL Mongioie e dal Comune stesso, davanti al palazzo municipale per una visita al cantiere che ha permesso di recuperare parte del complesso della torre medievale e della casaforte.
«Teniamo molto a questo lavoro».
«Questo lavoro, a cui teniamo molto, è iniziato sei anni fa, quando mio padre era sindaco di Monasterolo – spiega Luca Bertone, attuale primo cittadino – loro avevano fatto un primo progetto, ma è stata questa Amministrazione a portare avanti i lavori, a cui teniamo molto. Speriamo che la sistemazione della nostra torre e del castello dia uno slancio turistico al paese, magari con l’apertura di nuovi esercizi commerciali. Da poco una famiglia monasterese ha riaperto un bar alimentari, sarebbe bello riuscire ad avere nuovamente anche un ristorante». I lavori consistono nel consolidamento e nella messa in sicurezza della torre medievale, della casaforte e di un tratto di cinta muraria.
«Così gli archeologi e gli studenti che già si sono interessati alla costruzione potranno entrare anche nelle parti prima interdette perché pericolose – continua il sindaco –, così da continuare le attività archeologiche nel sito, con la possibilità magari che gli studiosi possano lavorarci anche per molti mesi, e la speranza che si trovi qualcosa di interessante. Questo intervento è stato necessario per non perdere completamente la struttura. Certo, servirebbero molti altri lavori, per prevenire il rischio di crolli anche in altri punti delle mura, ma servono contributi e finanziamenti. Sarebbe molto bello trovare qualcuno disposto a finanziare e gestire l’area, perché anche solo la pulizia è difficoltosa, visto l’organico ridotto della Protezione civile comunale. Tra turismo lento, e-bike e percorsi naturalistici, il nostro castello potrebbe davvero diventare un sito di grande interesse».
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