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Il Consiglio comunale di Mondovì si riunisce alle ore 16 di sabato 30 novembre. Nel punto n. 1 il sindaco ha conferito al consigliere (e presidente del Consiglio) Elio Tomatis una nuova delega, quella ai rapporti col personale. «Incarico delicato dal punto di vista professionale ma anche umano ed etico - ha commentato Stefano Tarolli -, pertanto lo ritengo importante. Sono convinto che l'esperienza di Tomatis contribuirà a rendere ancor più virtuoso il meccanismo della macchina comunale».
Slitta al 2020 lo stanziamento per l'intervento (oltre 2 milioni di euro) dello "scaricatore" del canale Carassona, un maxi-lavoro idraulico che consentirà di costruire il bypass del canale delle acque che attraversa Ferrone e Altipiano, andando a scaricare in Ellero. L'assessore Rizzola: «Questo era l'ultimo giorno utile per poter approvare le variazioni di bilancio».
Non è la prima volta che l'opera slitta da un anno all'altro, anzi: era accaduta la stessa cosa già dal 2018 al 2019 (LEGGI QUI), suscitando forti critiche da parte delle minoranza. Stefano Tarolli: «Questa è una delle opere qualificanti del programma di mandato di questa Amministrazione, lo aveva affermato anche il sindaco nel suo insediamento. Dunque vorrei che l'Amministrazione facesse un po' di chiarezza sulle tempistiche di realizzazione di quest'opera, visto che ormai siamo arrivati a metà di questa... "era Adrianea"». Gli replica Giancarlo Battaglio: «Questa è un'opera attesa da tempo, da 10 anni, e rinviata nel tempo in conseguenza di ipotesi di tracciamenti diversi che non erano realizzabili».
L'assessore Sandra Carboni: «La conferenza dei servizi si riunirà il 4 dicembre, per l'approvazione tecnica, a cui riteniamo segua un'approvazione per vie brevi. Tuttavia i tempi per il mutuo sono stringenti, per cui abbiamo preferito rinviare al 2020 qualora emergano richieste di integrazioni o modifiche». Perché si è arrivati però fino a dicembre ancora senza progetto? Carboni: «Perché fino a pochi mesi fa, come sapete, speravamo di poter realizzare il canale all'interno del vecchio tunnel Breo-Altipiano. Poi le cose sono andate diversamente, la risposta non è mai arrivata, non avevamo garanzie... e allora abbiamo optato per l'idea di tornare alla previsione della realizzazione del canale nel sottosuolo».
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Punto importante, anche se non connesso alla cronaca locale, è stata l'approvazione e l'adozione della “Nuova Carta dei Diritti della bambina”. Un documento che arriva dalla FIDAPA, pensata per unire questioni di genere e di diritti sui minori e rivolta, come si evince dal nome, a bambine e ragazze. «Princìpi assolutamente condivisibili – ha detto Tomatis –, anche tenendo conto degli eventi di questo periodo».
Interviene il vicesindaco e assessore Luca Olivieri: «Questo è un tema importantissimo. Tutt'ora ci sono dati allarmanti sulle condizioni femminili nel mondo, come emerse nel 1995 dalla Conferenza di Pechino. Così nacque, nel 1997, la prima Carta per i diritti della bambina. Oggi, a poca distanza dal 25 Novembre ovvero la Giornata per l'eliminazione della violenza contro le donne, è importante ribadire che la violenza di genere è una cosa che esiste tutt'ora e non sempre retaggio di culture lontane o arretrate. Esiste la violenza domestica esercitata da famigliari e conoscente, esistono gli abusi sessuali e la violenza psicologica, esiste la violenza a base di minacce economiche, esistono le molestie e ricatti sessuali sul lavoro, esiste la schiavitù della prostituzione minorile. Esiste l'aborto forzato o la contraccezione negata, esiste lo stupro in casa, esistono le mutilazioni. Ed esiste un disagio adolescenziale diffuso anche nella nostra società che porta ragazzine minorenni a chiedere interventi di chirurgia plastica come regalo per i 18 anni». Si unisce il consigliere Maria Cristina Gasco: «Sembra incredibile, nel 2020, sentire cose come queste. Ringrazio la FIDAPA per aver portato questa Carta: seguiranno progetti e incontri nelle Scuole, per sensibilizzare l'opinione pubblica. Su questo tema si deve ancora lavorare molto».
Paolo Magnino cita gli agghiaccianti dati dell'ultimo sondaggio Istat (LEGGI QUI): «Questi dati fanno riflettere. Se la gente risponde in questo modo, forse bisogna preoccuparsi e porsi delle domande». Il Consiglio comunale è unanime su questo punto: si esprimono anche Tancredi Bruno Di Clarafond, che la definisce «una Carta fondamentale», Luca Robaldo, che aggiunge «una decisione che deve dare esempio per le nuove generazioni», e Roberto Ganzinelli (che però aggiunge «in nota non polemica, parliamo anche dei bambini e non solo delle bambine»).
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Interrogazione sul segretario comunale. Replica direttamente il sindaco all'interrogazione, firmata dalla minoranza di centrodestra, che chiedeva spiegazioni sulle convenzioni stipulate sulla segreteria comunale (coi Comuni di Frabosa e Briaglia). «Non abbiamo intenzione, al momento, di stipulare altre convenzioni - ha detto Adriano - e quelle attivate non comportano riduzioni di orario né aggravi per il Comune. Lo abbiamo fatto per venire incontro alle esigenze di altre Comuni». Caramello: «La riteniamo una buona cosa. Forse la decisione di sciogliere la convenzione precedente fu un po' frettolosa».