Dogliani: due grossi alberi ostruiscono il ponte “Raffinetto” verso Monchiero
Dopo le forti piogge del novembre scorso, due grossi tronchi d’albero sono rimasti incastrati fra le arcate del ponte “Raffinetto”, sulla Provinciale che attraversa il torrente Rea a Dogliani, proprio al confine con il Comune di Monchiero. Il gruppo di Protezione civile di Dogliani, guidato dal coordinatore Gianni Picco, sabato 1º febbraio ha effettuato un sopralluogo all’interno dell’alveo del torrente, partendo dallo stabilimento della “Fag arti grafiche” e arrivando, appunto, fino al ponte. Picco ci ha raccontato ciò che è emerso dall’ispezione: «Durante le ultime esondazioni, l’unico ponte che aveva creato qualche criticità era proprio quello della Provinciale sul Rea, verso Monchiero, mentre gli altri rii del territorio comunale non avevano avuto particolari problemi, a dimostrazione che il lavoro di pulizia degli alvei che svolgiamo regolarmente ogni anno si sta rivelando efficace. Durante il sopralluogo sul Rea – racconta Picco – abbiamo rilevato la presenza di alcune piante “pericolanti”, che potrebbero venire trascinate via dalle acque, in caso di nuove piene. In più c’è anche un tratto di sponda erosa, adiacente ad un fondo agricolo. La situazione più urgente sulla quale intervenire riguarda però le due piante ad alto fusto, rimaste incagliate nell’arcata, sulla sponda destra. Analizzando la struttura del ponte, alla base, abbiamo inoltre constatato che esiste un’erosione sotto la fondazione di uno dei pilastri. L’acqua infatti inevitabilmente scava passando e, rispetto a qualche tempo fa, abbiamo notato anche un movimento della muratura, di circa 2 o 3 centimetri». La Protezione civile ha prontamente segnalato la situazione all’Amministrazione comunale e in questi giorni verranno informati anche gli organi competenti (la Provincia, proprietaria della strada e del ponte, e la Regione, che si occupa invece dell’alveo del torrente Rea). «Sulla rimozione degli alberi – ha concluso Picco – aspettiamo di avere novità, per capire se interverranno le squadre della Regione o se invece ci autorizzeranno ad intervenire come Protezione civile. Per quanto riguarda invece la stabilità della struttura, non creiamo allarmismi, ma è giusto che i tecnici competenti siano a conoscenza della situazione».