Coronavirus, la Regione Piemonte: «Aiuti alle aziende e alle famiglie per affrontare questo momento»
Rientrato da un'intensa giornata a Roma (culminata con il Dpcm del Governo Conte) dedicata all'emergenza coronavirus il presidente della Regione, Alberto Cirio, mercoledì sera 4 marzo ha rilasciato il consueto aggiornamento sui canali social. Subito il cordoglio per la morte di un'ottantenne a Tortona, positivo al coronavirus, e il punto sulla situazione piemontese che vede i contagi in aumento. Poi il resoconto di una giornata di incontri sull'emergenza sanitaria ed economica causata dalla situazione in atto.
«Occorre andare avanti, non abbassare la guardia e fare scelte razionali. Abbiamo potenziato i letti di terapia intensiva e non vogliamo che la nostra rete di Ospedali si faccia trovare impreparata». Le disposizioni emanate nel Dpcm per l'emergenza coronavirus verranno esaminate voce per voce in un incontro presso la Prefettura di Torino e, chiarisce Alberto Cirio: «Andremo a proporre delle circolari esplicative. Le prescrizioni sono comunque fondamentali: sono misure forti, ma sono state condivise dall'Istituto nazionale superiore di sanità per arrivare ad un contenimento. I dati sono terribili: oggi ogni infetto ne infetta due e dobbiamo diluire nel tempo il numero dei contagi in modo da garantire sempre un letto di terapia intensiva disponibile per gli ammalati. Senza dimenticare che le altre patologie non sono sparite. Ognuno di noi può fare la sua parte e dobbiamo rimanere uniti».
A Roma si è parlato anche di economia e del Decreto che il Governo andrà ad emanare entro il fine settimana. «Ci saranno misure di sostegno alle famiglie, e noi come Regione potenzieremo questi stanziamenti. Chiudere le scuole, oltre al disagio, vuol dire anche creare un rischio per il lavoro di cooperatori, cooperative sociali, di chi si occupa delle mense e di chi in generale lavora per la scuola. Per questi l'impegno immediato del Governo è la Cassa integrazione in deroga su tutto il territorio nazionale. Un accordo con le Regioni valido anche per tutte le altre professioni che sono state maggiormente colpite da questa crisi. Uno strumento concreto insieme al fondo di garanzia che stanzierà pure il Piemonte. Sono prime misure, ne dovranno arrivare altre. Abbiamo chiesto di utilizzare il "Modello Morandi" attuato per la ricostruzione del ponte di Genova. Deroghe e poteri per superare le lungaggini e la burocrazia».
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