Sindacati sul “Sacra Famiglia”: «Situazione preoccupante, mancano ancora i dpi»
«La situazione al "Sacra Famiglia" di Mondovì è preoccupante». Questo afferma Gaspare Palermo, della segreteria Fp CGIL di Cuneo. Precisa subito di non imputare responsabilità all'Amministrazione nella gestione della situazione, e aggiunge: «A fronte dell'applicazione dei protocolli, la struttura si è organizzata per creare una specifica area isolata per pazienti sospetti Covid. Ma sono assolutamente carenti, inadeguati e insufficienti i dpi impegnati nell'area». Servirebbero protezioni diverse che la struttura, al momento, non sarebbe riuscita a trovare.
Tra ieri e oggi sono stati effettuati i tamponi per ospiti in struttura (99) e i dipendenti ancora non sottoposti a test covid. Il presidente Diego Bottero: «iIn tutto sono stati eseguiti tamponi su più di 170 tra dipendenti e ospiti. Un grazie al prefetto al sindaco, all'Asl, al dott. Ferreri, al comandante della Polizia locale Chionetti e all'Arma dei carabinieri per il supporto e l'aiuto. La criticità ora è la sostituzione del personale per mantenere il servizio agli ospiti e la dotazione completa di protezioni, cercheremo di farcela con ogni mezzo».
Un'osservazione condivisa anche da Palermo: «La struttura, a fronte dei tamponi effettuati al personale e alla messa in mutua per i dipendenti con sintomi, è in pesantissima carenza di personale. Per noi è fondamentale che a partire dalla Regione e dagli enti competenti si intervenga con tempestività a tutela degli utenti del personale e della struttura, quindi nel suo insieme: subito!!».
DALLA REGIONE UN MEZZO DI "PRONTO INTERVENTO" PER I TAMPONI - La Regione annuncia che è stato potenziato il piano per l’assistenza ai soggetti più fragili e potenzialmente esposti al rischio di contrarre il virus COVID-19. Da domani si intensificherà la massiccia campagna di esecuzione di test presso le Rsa del Piemonte, grazie ad un nuovo macchinario regalato dalla ditta Diasorin al laboratorio delle Molinette, insieme a tutti i kit necessari per le indagini, che verranno effettuati dal personale della Città della salute di Torino, che si muoverà su un mezzo di pronto intervento della protezione civile.
Ha inoltre preso il via a partire da stamattina la distribuzione, ad opera dei volontari Protezione civile, della terza tranche di mascherine (dopo la prima di 30.000 e la seconda di 60.000) di ulteriori 95.000 pezzi presso tutto il comparto socio-assistenziale e socio-sanitario della regione. In tutto, si prevede la consegna di 95.000 dispositivi di protezione, così suddivisi: 70.000 alle residenze socio-sanitarie e a quelle assistenziali; 20.000 ai servizi domiciliari alle residenze per disabili, alle comunità per minori, ai rifugi per donne vittime di tratta e a quelle per i senza fissa dimora; 5.000 nei luoghi protetti genitori-figli. Le operazioni continueranno anche nel week-end pasquale.
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