Decameron 51/Siamo qui a cantare “The Power of Love”
Quanto è facile parlare di un amore sofferto, tanto più complicato raccontare quello “felice”: Boccaccio lo sapeva, difficile dare definizioni puramente positive o del tutto negative. Canzone che lo racconta in modo convincente è "The Power of Love", dei Frankie Goes Hollywood considerata una delle ballate pop più coinvolgenti degli ultimi 40 anni, caratterizzato del ritornello “the Power of love of Love, A force from above, Cleaning my soul”. L’amore è luce, ma non esiste luce se non c’è tenebra; come cantavano negli stessi anni gli Smiths in "There’s a Light that Never Goes Out" (the Smiths). Un modo particolare, quello negli anni ‘80, di guardare al sentimento, sempre e comunque toccato da una vena “noir” che si perderà nel decennio successivo, più crudo, quando Bjork si definisce Violentemente Felice ("Violently Happy"), o al contrario più rarefatto in un brano come "All Is Full of Love". Cantori dell’amore sono moltissimi, il più rinomato è forse Leonard Cohen, ma Nick Cave ne è il suo degno erede: Into My Arms è una delle più belle canzoni d’amore mai scritte. Tra quelle più recenti una delle migliori è la pluripremiata, anche con un Oscar, Mystery of Love di Su²an Stevens, colonna sonora di "Call Me By Your Name" di Guadagnino. E se Cave e Stevens cantano un amore idealizzato, non si comporta allo stesso modo la musica francese di fine anni ‘60. Primo riferimento è senza dubbio "Je T’Aime Moi Non Plus", della premiata ditta Birkin Gainsbourg; nello stesso anno però esce un’altra importante canzone come "C’est Extra!" di Leo Ferré: le storie d’amore si riempiono di passione ed eros. Oggi l’amore si declina diversamente, la firma è della Cinematic Orchestra: si costruisce una casa, all’amore, oltreché una delle più belle canzoni d’amore mai scritte ("To Built A Home"). Si sta all’estero perché in Italia, paese di Romeo e Giulietta, si farebbe assai fatica a restringere il campo. Quali le più belle canzoni d’amore (felice) scritte? Anche qui il discorso è personale e ciascuno ha le proprie opinioni, ma volendo trovare qualche titolo lungo cinque decadi, verrebbe da pensare a Battiato ("La Cura") negli anni ‘90, "La Donna Cannone" di De Gregori nei ‘70, il mondo assai complicato degli anni ‘60 con due dei suoi maggiori esponenti, come Luigi Tenco in "Mi Sono Innamorato di Te" e Gino Paoli con "Il Cielo in una Stanza" (di cui "Universo" di Cristina Donà è una felicissima reinterpretazione). Perché in fin dei conti prima di un qualsiasi "Adius" (Piero Ciampi) c’è sempre stato un momento di magica poesia, come quella descritta da Franco Califano in "Almeno Tu Nell’Universo", resa celebre da Mia Martini, o da Vinicio Capossela nella sua meravigliosa, e forse unica, "Ovunque Proteggi".
Ascolta la playlist "Amori felici" del Culture club 51
Decameron 51 - Giorno 4
Amori Felici
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Laura e Beatrice a fumetti - Lorenzo Barberis
Florentino e Fermina, un'epopea d'amore - Marika Mangini