Sessismo e razzismo nel video del 19enne monregalese: condanne da tutta Italia, intervengono due ministri
Sessismo e razzismo nel video del 19enne monregalese: condanne da tutta Italia, intervengono anche i ministri Bonetti e Spadafora
Il caso è di due settimane fa e a Mondovì lo conoscono tutti: il video shock realizzato da Marco Rossi, 19 anni del monregalese, con frasi dai contenuti violenti, razzisti e sessisti. Questa mattina la pagina "Abolizione del suffragio universale" ha riportato a galla la vicenda, pubblicando il video integrale sui suoi canali Facebook e Twitter, citando e taggando la società sportiva Monregale.
In men che non si dica sono piovuti centinaia di commenti che accusano la società di non aver preso provvedimenti. I commenti includono insulti di ogni tipo, non solo al ragazzo autore del gesto (che va condannato senza se e senza ma), ma anche alla società sportiva. Vengono presi di mira non solo i vertici della squadra (anche a livello personale), ma anche gli sponsor. Il video è stato ripreso e rimbalzato su account di ogni tipo. Su Twitter ne hanno parlato perfino le cantanti Fiorella Mannoia, Emma Marrone e Paola Turci. Pochi minuti dopo è uscito un articolo sulla testata di Enrico Mentana, OPEN che ha giustamente stigmatizzato la vicenda.
Poco più tardi, anche un post facebook del ministro per le Pari opportunità e la famiglia, Elena Bonetti:
IL MINISTRO PER LO SPORT SPADAFORA: «Sono disgustato per le frasi razziste e sessiste, diffuse dai media in queste ore, pronunciate dal giovane calciatore del Monregale Calcio, che giustamente ha preso provvedimenti e sospeso il giocatore». Sono le parole del ministro per lo Sport Vincenzo Spadafora, sul caso del video del 19enne monregalese Marco Rossi in cui pronuncia frasi razziste e sessiste. Spadafora continua: «Lo sport deve essere veicolo di trasmissione di valori sani: non è accettabile che uno sportivo, un ragazzo giovane, si esprima in questo modo. In questo periodo il mondo scende in piazza contro il razzismo, e molti sportivi hanno appoggiato la causa. Dobbiamo fare di più, rafforzare l'impegno per la parità di genere e contro ogni forma di discriminazione: il dibattito sulla legge contro l'omofobia, iniziato in questi giorni alla Camera dei Deputati, va esattamente in questo senso».
IL VIDEO - Un video su cui non si può che esprimere il biasimo più totale, postato via social network da un giovane monregalese. Parole inqualificabili, dai toni razzisti, violenti e sessisti. L'autore è M.R., ha 19 anni, vive in un paese del Monregalese. Da pochi giorni ha sostenuto l’esame di Maturità. E risulta iscritto nella Monregale Calcio, in cui ha giocato fino a quest'anno. In quel minuto di video è riuscito a vomitare un campionario di tutto il campionario dell’odio che potete immaginare: razzismo, sessismo, violenza verbale, bestemmie, astio verso le minoranze, stereotipi («mangi il cous cous» e «vieni a lavarmi i pavimenti»). Tutto questo per attaccare una persona con la quale afferma di aver avuto un incidente d’auto. Infine, per non farsi mancare nulla, anche questo: «Forse ho dichiarato il falso (dopo l’incidente, ndr), perché ero fuso ubriaco… ci sta, no?». Qualcuno – speriamo – dovrebbe spiegare al ragazzo che no, non ci sta.
LA POSIZIONE DELLA SQUADRA - «Condanniamo fortemente quelle parole, pesanti, razziste e sessiste. E ne prendiamo le distanze - continua Bertone - Abbiamo un codice etico che non tollera nessuna forma di razzismo, anche fuori dal campo di calcio. Abbiamo convocato il ragazzo e la sua famiglia e preso provvedimenti. Non possiamo cacciare nessuno. Rossi è stato sospeso in attesa che gli organi competenti facciano le loro valutazioni. Intanto abbiamo dovuto agire legalmente per le minacce ricevute sui nostri profili social».